Nel corso di questi mesi invernali si sta provvedendo alla potatura delle alberate di viale Milite Ignoto e, contestualmente, alla verifica della stabilità degli alberi presenti.
Dall’esame effettuato dai tecnici del Servizio Gestione Servizi manutentivi Verde Pubblico e Arredo Urbano dell’Ente, 5 tigli sono risultati essere molto instabili con un rischio di caduta elevato; è stata, pertanto, disposta, per motivi di sicurezza, la loro immediata rimozione.
L’analisi visiva ha evidenziato che per altri 10 tigli sussistono evidenti problematiche di instabilità e anche se , in questi casi, il rischio di caduta non risulta essere immediato come nei precedenti, tuttavia, sono anch’essi da abbattere per tutelare l’incolumità dei cittadini.
Infine altre 20 piante hanno evidenziato delle criticità che, tuttavia, non è stato possibile determinare con il solo esame visivo, ma è stato necessario disporre alcuni approfondimenti che sono affidati ad una ditta specializzata per valutare il grado di stabilità delle piante.
La valutazione effettuata ha preso in considerazione le particolarità anatomiche degli alberi nei loro diversi elementi anatomici, oltre alle caratteristiche del sito di radicazione e alle peculiarità stanziale in cui le piante vivono.
Si è proceduto dapprima con una analisi visiva, per proseguire poi con indagini diagnostiche strumentali, mediante l’utilizzo del resistografo, eseguite nei punti in cui le piante esaminate mostravano difetti strettamente correlati con una significativa propensione al cedimento.
Le indagini, condotte nella seconda metà del mese di dicembre, hanno certificato che quattro dei venti tigli esaminati risultano irrecuperabili per l’ampiezza delle cavità interne e per la presenza di radici compromesse che li rendono molto pericolosi per l’elevato rischio di caduta.
Per gli altri sedici, invece, sono sufficienti interventi di manutenzione sulla chioma che saranno effettuati a breve.
Complessivamente, quindi, necessitano di abbattimento 14 tigli, 10 risultati instabili ad un esame visivo e 4 a seguito di indagine strumentale.
“Si tratta di una decisione che abbiamo dovuto prendere con rammarico avendo a cuore la tutela del vasto patrimonio arboreo comunale – ha commentato l’assessore al Verde Pubblico, Giovanni Barosini -. Tuttavia per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini che percorrono questo viale, a piedi o in auto, non abbiamo potuto decidere altrimenti. Allo stato attuale, purtroppo, le piante evidenziate presentano un rischio molto elevato di propensione al cedimento con la classificazione in categoria D da parte dei tecnici competenti.
Sono parametri in base ai quali queste alberature vanno abbattute per garantire la sicurezza di luoghi e persone. E’ evidente che l’approccio valutativo è sempre volto alla conservazione, laddove possibile. Infatti dei venti tigli sottoposti ad ulteriore indagine solo quattro sono stati classificati come pericolosi, mentre per i restanti sedici, si è valutato di procedere, in breve tempo, con una manutenzione costante monitorando la situazione.
Procederemo con una compensazione del taglio con nuove piantumazioni per mantenere il nostro bilancio del verde sempre positivo. Ad esempio è già prevista la posa di 20 nuove piante nel parco di via della Moisa, mentre altre 20 saranno messe a dimora dagli studenti delle scuole cittadine nell’ambito della Festa della Terra, nel mese di aprile.
Inoltre, un’azienda commerciale che si è insediata da poco in Alessandria ci ha contattati per informarci che la propria mission aziendale prevede la piantumazione di nuovi alberi in occasione di ogni nuova apertura. Stiamo formalizzando in questi giorni il percorso per l’acquisizione di queste nuove piante con l’individuazione dell’area più idonea per collocarle.
Si tratta di una iniziativa lodevole a beneficio di tutta la nostra comunità che spero sia d’esempio per altre realtà aziendali e commerciali”.
Tutta la documentazione tecnico-scientifica comprovante lo stato di salute degli alberi è disponibile per la consultazione presso gli uffici dell’assessorato al Verde Pubblico.