Notizie positive sono arrivate dai dati sulle immatricolazioni dei veicoli nel primo trimestre 2023: il mese di marzo, infatti, è l’ottavo in crescita consecutiva da agosto.
L’inversione di tendenza dello scorso agosto, dovuta sostanzialmente ad un aumento della produzione, derivante dall’incremento delle forniture di microchip, ha fatto registrare un +17,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma ancora in calo sul 2019.
L’immatricolazione di veicoli elettrici ed ibridi rappresenta la percentuale maggiore, specie in paesi come Germania, Francia e Paesi Bassi, grazie agli incentivi stanziati ed utilizzati con sapienza, a differenza dell’Italia.
Per le vendite di questo tipo di veicoli il nostro Paese risulta l’ultimo in Europa. Il ritardo nella crescita di questa fetta di mercato, salita nell’ultimo trimestre dal 3,5% al 3,8%, è da attribuirsi a due principali fattori: mancanza di una rete di infrastrutture adatte alla circolazione di questi veicoli, su tutto il territorio, e scarso utilizzo dei soldi per gli incentivi che, spesso, non arrivano al 10% del prezzo di queste costose autovetture.
Andrea Coslovi