Menzione speciale per la “categoria Creatività” a Massimo Prandi titolare dell’azienda “Cascina Motta”, a Sale, zona di Castelnuovo Scrivia, che ieri sera ha ricevuto il premio durante la cerimonia di consegna degli “Oscar Green” regionali, il concorso che premia le aziende che si distinguono sul territorio per innovazione e competitività.
Coldiretti Alessandria ha partecipato all’iniziativa, che si è svolta ai Giardini Reali a Torino, con una numerosa delegazione: un momento molto importante di crescita e di confronto in attesa dell’evento nazionale.
“Cascina Motta” è il primo microbirrificio italiano a produrre e trasformare in azienda tutte le materie prime per le proprie birre: il primo sulla scena nazionale a realizzare interamente in azienda tutti i processi della produzione della birra, dal campo alla bottiglia. Ha inaugurato quest’anno la propria sala cotta, con la brassatura della prima birra, la Cavagna. Un ulteriore tassello a completamento di un progetto innovativo nato dieci anni fa con la conversione dell’intera superficie aziendale di dodici ettari al regime di agricoltura biologica per la coltivazione di orzo distico ed altri cereali da birra e luppolo. Infatti, la peculiarità dell’azienda è proprio quella di coltivare tutte le materie prime necessarie alla realizzazione delle proprie birre, completando anche in sede il processo della maltazione e della prima lavorazione dei coni.
Massimo Prandi, giovane imprenditore di Coldiretti, assieme ai due soci Marco Malaspina e Alessandro Beltrame, è l’ispiratore e pioniere del progetto, nonché importante cultore del settore birrario, docente e divulgatore, sottolinea come la scelta della realizzazione completamente aziendale sia stata onerosa non solo in termini di investimenti, ma anche di osticità tecnica: “E’ soprattutto la maltazione a creare difficoltà, ma anche a spingerci ad una continua sperimentazione. Con la nostra malteria da sei quintali riusciamo comunque ad trasformare direttamente i nostri cereali in una gamma piuttosto variegata di malti, non tutti. In ogni caso, la scelta di voler utilizzare solo ingredienti derivanti dai nostri campi, limitrofi al maltificio e birrificio, se da una parte risulta limitante in termini di stili di birra producibili, è un punto di forza insostituibile e caratterizzante della nostra mission. La nostra birra non la consideriamo, infatti, solo birra artigianale e riteniamo limitante pure il concetto di birra agricola: per questo abbiamo coniato il marchio Birra Contadina, che vuole proprio rappresentare il legame diretto, unico ed insostituibile che unisce le nostre produzioni al territorio ed al microclima locali, ed in termini assoluti, ai nostri campi ed al nostro lavoro quotidiano. Una italianità finalmente oggettiva della birra, dettata non solo dal luogo di ultima trasformazione degli ingredienti, ma che abbiamo voluto estremizzare anche reperendo in Italia tutti gli impianti di cui siamo dotati, dai silos di stoccaggio dell’orzo, alla malteria, fino alla imbottigliatrice isobarica”.
“Le aziende premiate sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. – ha aggiunto, a fine serata, Mauro Bianco Presidente della Coldiretti alessandrina – Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. In un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”.
“I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare, che coinvolge donne e uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia, unica, competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee” ha affermato il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.
“Oscar Green rappresenta quell’Italia bella e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti perchè nelle nostre imprese agricole c’è la forza giovane del Paese. Un oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita o di rilancio, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. Le aziende premiate oggi sono esempi di tenacia e caparbietà, solo così è possibile dar vita ai propri sogni – ha aggiunto il Delegato Provinciale Giovani Impresa Fabio Bruno – ovviamente però, con al proprio fianco, una grande forza sociale ed economica come Coldiretti”.
“Produrre birra in un birrificio contadino significa avere la consapevolezza di non poter brassare tutte le birre che si vorrebbe, o che i consumatori desiderano: il frutto dei nostri campi è l’unica risorsa da cui partire, con uno spettro di potenzialità ampio, ma non enorme, che trova una vasta gamma di possibilità di trasformazioni, pur sempre con le limitazioni tecnologiche che un impianto artigianale impone. Una scelta che fa sì che il primo “operaio” delle nostre produzioni sia la natura”, ha concluso Prandi.