Riceviamo e pubblichiamo:
Si sprecano i titoli sui giornali: “Alessandria medaglia di bronzo in Italia per lo smog”, “Inefficaci le (finte n.d.r.) chiusure al traffico auto”, “Alessandria fuorilegge”. Sono i sindaci di Alessandria ad essere fuorilegge. Per tutti, ne abbiamo denunciato uno (Fabbio) ma il Gup non ha neppure avviato il processo, malgrado un dossier di centinaia di pagine, con la scusa che tutta la pianura padana è inquinata: non è vero, ci sono considerevoli differenze geografiche e climatiche tra provincia e provincia, tra città e città, tra città e paesi, tra centro città e periferie. E dunque anche differenti obblighi di legge tra un sindaco e l’altro. Con un sindaco ambientalista non si avrebbe un solo giorno di superamento del livello di polveri sottili. Come? Con il blocco progressivo ma totale e permanente del traffico in centro. Tutti a chiedere le dimissioni del sindaco perché la gente preferisce i figli ammalati alla rinuncia dell’automobile? E’ assai probabile. Basta osservare l’attuale regressione culturale di Legambiente, che pur con noi elaborò un dettagliato Piano di isola pedonale. Il circolo di Alessandria ha chiuso (e non per mancanza di soci, chi scrive è stato uno dei soci fondatori della locale Lega per l’Ambiente) ma non rinascerà certo con i fuorvianti palliativi (depositi di biciclette) proposti dalla presidente del circolo Val Lemme, la quale invece neppure nomina quel Piano radicale per salvaguardare la salute dei cittadini.
Lino Balza
Medicina democratica.