Il Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria, presideuto dall’ex sindaco Piercarlo Fabbio, ha organizzato lo scorso 28 luglio un incontro pubblico fra cittadini e amministratori per “pensare e poi realizzare la città di domani, l’Alessandria che speriamo”.
Sarà diversa la città del futuro? Come diventerà Alessandria? Quali figure di vertice saranno necessarie per seguire i bisogni che mutano? Ci saranno strumenti nuovi per rispondere alle esigenze dei cittadini di domani?
Queste erano le domande e qualche risposta è arrivata. Nell’introduzione Fabbio ha individuato il percorso del cambiamento: più abitanti nelle città, meno nelle campagne. Grandi città più attrattive di quelle medie come Alessandria; le malattie trasmissibili, che nel ‘900 non erano tra le cause più frequenti di morte, faranno capolino nel terzo millennio. Servirà che i sindaci si dotino di una nuova figura, l’Health City Manager, che eserciterà la funzione di autorità di sanità pubblica oggi ridotta a ben poco.
Il sindaco attuale di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha confermato che i poteri del primo cittadino in tema di Salute siano da ricalibrare: il tentativo di Manager della Salute è stato fatto con la scelta del dottor Paolo Cecchini, che affianca Cuttica in questa fase pandemica. Sulla forma di città, poi, è doveroso pensare che smart-working e collegamenti potranno cambiare una città pensata negli anni ’70 del secolo scorso.
Per Lorenzo Repetto occorre potenziare il prelievo di acqua potabile buona, senza doverla necessariamente trattare. Nei prossimi anni città come Alessandria potranno andare in difficoltà, se non in emergenza, per l’eventuale aumento degli abitanti.
Il tema della finanza e del rapporto con le banche, sollevato da Oscar Poletto, è esiziale per le famiglie. I mutui hanno tassi bassi, ma vengono dati con difficoltà. La dinamica degli interessi, legati all’inflazione o alla deflazione, non premia il risparmio.
Maurizio Sciaudone ha illustrato l’iniziativa del Comune di Alessandria per trasformare gli sprechi dei supermercati in offerte per chi ha meno. Una specie di raccolta alimentare continua, con eventuale riduzioni della Tari per coloro che partecipano.
Si è parlato anche di rifiuti e di mercato immobiliare, settori in cui le zone rurali possono diventare determinanti e interessanti per il ritorno economico. In attesa dell’appuntamento del 4 ottobre per verificare, con il confronto, se queste tematiche potranno essere realizzabili nel nostro territorio.