In data 9 marzo 2018, si è svolto il Congresso Territoriale di Scioglimento delle Strutture Territoriali di Alessandria/Asti e Cuneo e Costituzione della Struttura Territoriale UILCA Piemonte Sud.
Presenti in sala i componenti dei Territori di Alessandria/Asti e Cuneo; il Segretario Generale UILCA Piemonte Antonio Cerabona; la Segretaria Organizzativa UILCA Piemonte Ernestina Bellotti; il Segretario Responsabile UIL C.S.T. Asti/Cuneo Armando Dagna e il Segretario Confederale UIL Asti/Cuneo per gli Enti Locali Piero Guerrini.
Dopo la fase di confronto e dibattito sono stati espletati gli adempimenti congressuali che hanno portato alla nomina di Mauro Cuniberti, eletto all’unanimità Segretario Responsabile della nuova Struttura denominata Piemonte Sud.
Il nuovo Segretario Responsabile ha iniziato la sua Relazione delineando il quadro complessivo del settore del credito ed esponendo le problematiche della categoria e i riflessi negativi che potrebbero coinvolgere, direttamente o indirettamente, la nostra Sigla e in generale tutto il mondo sindacale.
Negli anni passati, la ciclicità degli eventi ha portato il nostro Settore ad espansioni territoriali con numerose aperture di Filiali e il successivo progressivo aumento degli addetti. Le Banche vivevano una sorta di monopolio economico dato da ROE a due cifre, determinato da tassi di inflazione altissimi, considerato che i soli Titoli di Stato potevano garantire rendite altissime alle Aziende.
Con il passare degli anni, questa forbice si è assottigliata sempre di più. Ciò si può imputare all’entrata nell’Euro, ai parametri della BCE e all’inasprimento e rigidità dei controlli Basilea 1,2,3,4. Tutte situazioni che hanno portato ad una forte contrazione degli affidamenti e di conseguenza al fatto che i margini di guadagno si siano ridotti ulteriormente, senza contare le problematiche mastodontiche dei crediti deteriorati margini per i conti economici delle Aziende.
Per il nostro settore è iniziato un cammino in salita, costellato di difficoltà, come si evince dall’ultimo rinnovo contrattuale del CCNL di categoria che ci ha portati a una complessiva riduzione economica, tenendo conto che molte voci salariali sono state demandate ai contratti di II livello, come per esempio le giornate di solidarietà e le riduzioni drastiche di ogni forma di retribuzione incentivante.
Nonostante le Organizzazioni Sindacali abbiano provato ampiamente a proporre un nuovo modello di banca basato su nuovi servizi di consulenza fiscale, legale, intermediazione immobiliare e altro per ottenere maggiori profitti commissionali (in quanto i tassi di interesse avevano un margine di guadagno relativo a fronte dello spread quasi a zero), le Aziende hanno continuato il loro cammino incuranti di quanto sovra esposto.
Il risultato è stato quello dell’utilizzo del Fondo di Solidarietà con uscite altissime dal processo produttivo, chiusure di molti sportelli e riduzione degli organici.
Per essere chiari, se oggi la nostra Area Contrattuale vanta circa 305.000 addetti, con tutte le fuoriuscite previste, nel 2020 il nostro settore perderà oltre 50.000 addetti se non di più.
Questo dato potrebbe quasi essere paragonato a quelli di altre nazioni come Germania o Francia dove gli addetti sono già circa 200.000.
Riducendo sempre di più la platea dei lavoratori a cui rivolgersi, gradatamente scenderanno le risorse disponibili che ad oggi abbiamo.
Altro punto è quello della rappresentanza: con Filiali sempre più piccole non si potranno costituire le rappresentanze sindacali di base (RSA), starà quindi a noi proporre modelli alternativi come per esempio quelli già in atto in Monte dei Paschi di Siena, le cui Rappresentanze Sindacali Aziendali di base vengono elette a livello regionale e il numero delle stesse si basa sul numero complessivo dei dipendenti.
Oltretutto, siamo prossimi al rinnovo del CCNL, il settore assicurativo ha ottenuto buoni risultati con rendite valide, tanto da portare in discussione rinnovi economici con proposte positive, difficilmente si potrà fare altrettanto nel settore del credito.
Il quadro d’insieme deve portare la nostra Organizzazione a puntare su figure lavorative ibride con ruoli a part-time e/o con partita iva in considerazione dei nuovi modelli di banca sempre più digitalizzati che richiedono sempre meno personale. Questa fase è già iniziata, ma raggiungerà dimensioni sempre crescenti nei prossimi anni. A differenza di altri stati come il Giappone, noi procediamo con più lentezza, considerato che l’Italia è un Paese con moltissimi pensionati correntisti.
Senza contare l’ultima riforma del mondo del lavoro che ha privato i giovani dell’Articolo 18.
Quindi la sfida che questa Organizzazione dovrà affrontare sarà quella di gestire una fase “promiscua” per i lavoratori riuscendo ad adattarsi e a colloquiare con le diverse
realtà lavorative al fine di promuovere un’efficace azione di tutela per le nuove generazioni.
Non bisogna dimenticarsi, né far sì che i lavoratori dimentichino, che se ad oggi esiste un contratto è grazie al lavoro svolto in passato dalle Organizzazioni Sindacali e pertanto è necessario coinvolgere e responsabilizzare tutti gli attori presenti su questo villaggio globale del credito affinché tale continuità persista.
Infine, il neo Segretario della Piemonte Sud ha concluso la sua Relazione esprimendo piena fiducia ad Ernestina Bellotti, candidata alla guida della struttura Regionale della UILCA Piemonte.