Con il via libera della commissione Lavoro del Senato, presieduta dalla senatrice alessandrina Susy Matrisciano, il Testo unificato in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo sta per diventare legge dello Stato. «Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle, volto ad ottenere l’assegnazione in sede deliberante alla commissione Lavoro del Senato, il testo unificato sulla parità di opportunità sarà a breve legge dello Stato italiano», ha affermato Susy Matrisciano, dopo l’ok all’unanimità in sede deliberante dell’11/ma Commissione.

La legge rappresenta un ulteriore passo avanti a tutela dei diritti delle donne lavoratrici e dell’uguaglianza sostanziale tra generi. «Si tratta di un risultato cruciale per la vita di tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori, ottenuto grazie alla comunità d’intenti con tutte le forze politiche, ma è anche il primo passo verso il raggiungimento di obiettivi ancora più ambiziosi su cui, oggi più che mai, è impossibile pensare di procrastinare: l’ottenimento dell’effettiva parità salariale uomo-donna e la previsione di un salario minimo per tutti i lavoratori e le lavoratrici», ha aggiunto la senatrice.

Quello della parità sul lavoro è un tema dal forte impatto sociale ed economico: il divario retributivo uomo-donna ogni anno costa al nostro Paese circa l’8 per cento del Prodotto interno lordo.
L’Italia sconta un deficit strutturale in termini di partecipazione delle donne al mercato del lavoro e, secondo una recente classifica di Eurostat, le mamme italiane risultano le più disoccupate in Europa, mentre la paternità non sembra incidere affatto sull’occupazione maschile.

La legge approvata oggi opera alcune modifiche al Codice delle Pari Opportunità, includendo tra le forme di ‘discriminazione indiretta’ anche gli atti di natura organizzativa e oraria delle aziende che, nel caso delle lavoratrici con figli, possono limitare o precludere loro progressioni di carriera e il raggiungimento di posizioni apicali.
Dal primo gennaio 2022 verrà introdotta la certificazione della parità di genere: un attestato che dovrà valutare le misure adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere per quanto riguarda le opportunità di carriera, il salario e le politiche di gestione.
É prevista inoltre l’introduzione di una premialità, sotto forma di sgravi contributivi, nei confronti delle aziende che rispettano e diffondono buone pratiche in materia di pari opportunità.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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