Quando nasce una mamma si crea il più forte legame terreno.
Quando nasce una mamma festeggia un’intera comunità.
Quando nasce una mamma un altro miracolo si è compiuto.
Quando nasce una mamma non sa a cosa andrà incontro.
Quando nasce una mamma troppe cose non le vengono dette.
Quando nasce una mamma viene divisa tra il delirio di onnipotenza e l’opprimente senso di responsabilità.
Quando nasce una mamma crede che tutto debba essere bello per forza.
Quando nasce una mamma non sa che il seno brucerà fino alle lacrime, che i dolori del parto non spariranno come per magia dopo una manciata di minuti e che quell’esserino tanto agognato talvolta le risulterà incomprensibile.
Quando nasce una mamma si vergogna di dire che ha paura, che si sente sola, che ha perso la sua identità.
Quando nasce una mamma la donna che è in lei non si piace più.
Quando nasce una mamma vede le altre mamme più belle, più giovani, più riposate, più brave.
Quando nasce una mamma vorrebbe un pochino essere accudita anche lei.
Quando nasce una mamma ha solo bisogno di conoscere il suo bambino.
Quando nasce una mamma tutti hanno “preziosissimi “consigli, ma pochi fanno qualcosa di pratico.
Quando nasce una mamma non si deve dire, ma si può fare.
Quando nasce una mamma è più utile una teglia di lasagne da congelare che un mazzo di fiori.
Quando nasce una mamma non prendiamole il bambino dalle braccia, ma diamole una scopata al pavimento.
Quando nasce una mamma proviamo a ricordarci di noi, perse con un tesoro inaudito da mettere al sicuro, e tendiamo una mano.
Paola Vitale Cesa