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Dall’ultima pubblicazione dei dati statistici sugli infortuni e le malattie professionali dell’Inail si evidenzia che i primi sono in calo: ne sono stati denunciati 663.149 contro i 694.902 del 2013, e l’Inail ne ha riconosciuti e risarciti poco più di 437.000. in calo anche gli incidenti mortali (riconosciuti 662). Ciò che risulta in crescente aumento dal 2009 è il numero di malattie professionali denunciate: nel 2014 l’Inail ha ricevuto 57.391 segnalazioni e ha riconosciuto la malattia professionale nel 35% dei casi. Tuttavia, in Italia il fenomeno è fortemente sottostimato.

Che cosa è una malattia professionale? È quella patologia che insorge a causa dell’attività lavorativa, vuoi per le mansioni svolte (posture incongrue, strumenti) oppure per l’organizzazione (ritmo di lavoro) o per l’ambiente stesso. L’Inail tutela il danno alla salute del lavoratore che svolge o ha svolto attività lavorativa pericolosa o rischiosa. È un danno che si determina lentamente nel tempo, al contrario di quanto avviene negli infortuni dove la causa della lesione è violenta e immediata. Il 62% delle patologie denunciate è relativa al sistema osteoarticolare arti superiori, inferiori e colonna vertebrale. Vale a dire è legato a patologie riscontrate in lavoratori con mansioni che prevedono ripetitività di movimenti, posizioni costrette, uso della forza, carichi pesanti ecc.

Come ottenere il riconoscimento? Ci sono malattie professionali per le quali l’origine lavorativa è dimostrata dalla scienza medica, altre per le quali i medici hanno l’obbligo – ex art. 139 del TU 1124/65 – di denuncia perché di probabile origine lavorativa.

Nulla vieta a un medico che sospetta un’origine lavorativa della patologia di predisporre la relativa certificazione. Il primo passo è valutare con il proprio medico (di base o specialista) se la patologia possa avere avuto un’origine lavorativa. Il medico provvederà – anche nel caso di semplice sospetto – a compilare il primo certificato medico di malattia professionale (modello 5SS-bis). Una volta in possesso di tale certificazione, il lavoratore dovrà presentarla, entro 15 giorni, al proprio datore di lavoro. Spetta al datore di lavoro presentare la denuncia di malattia professionale nel termine di 5 giorni dal ricevimento del certificato. L’omessa denuncia è sanzionata.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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