La Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria è un’istituzione più istituzione delle istituzioni stesse, un punto di riferimento per tutti i cittadini. Abbiamo incontrato il presidente Luciano Mariano.

 

Dopo 2 anni di presidenza, qual è il suo bilancio?

Estremamente positivo, ho trovato un clima collaborativo e per questo ringrazio tutti i dipendenti; le casse erano sane e oggi grazie alla nuova imposizione fiscale abbiamo a disposizione 5 milioni.

 

La città ha vissuto la pandemia, che non è ancora finita, cosa è cambiato?

E’ stato un momento buio che abbiamo vissuto sulla nostra pelle, l’impegno della Fondazione non è mai venuto meno, abbiamo finanziato il centro vaccini, rendendo possibile il riscaldamento, i servizi igienici, abbiamo aiutato l’ospedale e in totale abbiamo impegnato 1 milione di euro. Molto è cambiato ma c’è anche un lato positivo, siamo tornati a vivere il turismo come tanti anni fa, il turismo di vicinanza può essere un’occasione per la città di Alessandria e i suoi territori limitrofi, c’è fermento e Alexala sta facendo un ottimo lavoro, certamente bisogna migliorare i collegamenti, le strutture ricettive, ma abbiamo un’occasione e non dobbiamo perderla.

 

Qual è il ruolo della Fondazione?

Il ruolo di una Fondazione è quella di supportare progetti meritevoli ma non si può sostituire a chi li deve fare; abbiamo 10 dipendenti non possiamo fare noi i progetti ma siamo pronti a sostenere quelli che arriveranno a patto che abbiano un’incidenza sul territorio e siano duraturi. Dal sociale, alla musica, all’arte alla cultura in genere, non abbiamo preclusioni, l’importante che siano validi.

 

Di cosa ha bisogno Alessandria?

Ha bisogno di ottimismo, di convinzione dei propri mezzi non pensando che gli altri siano meglio, le critiche vanno bene se sono costruttive.

 

Cosa augura alla città per il nuovo anno?

Lamentiamoci meno e prendiamo coscienza che la situazione è meno brutta di quel che sembra, ritroviamo un po’ di ottimismo.

 

Le piace fare il Presidente?

Mi piace molto, ho scoperto realtà sociali, culturali molto vive e di pregio, ho conosciuto belle persone che si impegnano per la collettività.

Fausta Dal Monte

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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