Dopo l’incontro avvenuto ieri tra la dirigenza dell’Alessandria (Di Masi e Borio da remoto, Vaio in presenza) ed una delegazione di tifosi (Direttivo Centro Coordinamento Grigi Club), rendicontato dagli stessi tifosi con un riassunto puntuale del quale ringraziamo, si è rotta quella cappa di silenzio e di incertezza che era calata intorno alla squadra. Così ho raggiunto al telefono il patron della squadra grigia.
L’INTERVISTA AL PRESIDENTE
- Luca Di Masi ha confermato quasi in toto i concetti espressi nel comunicato: “Le trattative esistono, sono reali, ma durano più di quanto potessi immaginare. C’era gente che voleva rientrare nel calcio e poi ci ha ripensato, così come c’era chi si avvicinava per la prima volta e ha rinunciato. Ma sono scelte personali, come la mia. Continuo fiducioso”.
- Nel senso che ‘basta calcio?
“Si, basta. Chiudo questa trattativa e ne esco. E’ una scelta personale. Ci sono stati altri momenti così in passato, ma dopo 2-3 giorni di delusione ritrovavo l’entusiasmo e la forza per ripartire. Ora no. E non so dirle se sarei rimasto per un altro campionato di B”.
- Fosse andata così, sarebbe stato un altro prodotto da vendere….
“Sì certo. Però questa è una società ‘pulita’, senza debiti, per me non voglio 1 euro e mi faccio carico fino in fondo dei costi dei calciatori sotto contratto. Quanto alla nuova squadra, ci sarà tempo per farla. Non ha senso parlarne ora. Molte squadre di C fanno mercato nella seconda metà di agosto. E comunque non impongo dipendenti a nessuno. Sarà chi entra a valutare e decidere”. - E con Artico come va?
“Bene, stiamo lavorando insieme per le uscite che riguarderanno tutti i giocatori sotto contratto. A fine agosto non ce ne sarà nemmeno più uno. Senza incentivi all’esodo. E guardi che almeno una richiesta per tutti l’abbiamo ricevuta, se non 3-4, fra B e C”. Quindi basta regali. Giocatori e agenti sono avvisati, ma era già chiaro da tempo. - Allora il ds non è esautorato come si dice, con lei che tratta.
“No, affatto. Ci confrontiamo spesso e le cose procedono. Questo non esclude che, una volta compiuta la missione, l’uscita competa anche a lui”. - E sull’allenatore Longo che dice?
“Per ora rimane, ma la scelta è la sua. Uno del suo valore non ha senso che resti con la stagione che si prospetta. Credo voglia attendere la possibilità di un subentro, magari ad ottobre o novembre, ma ci rimetterebbe dei soldi. Sta a lui decidere”. - Già, la nuova stagione. Quando parte?
“Confermo il fine settimana. A brevissimo usciranno le date di visite mediche, raduno e amichevoli. Ci stiamo lavorando. Ci saranno tutti, giovani e vecchi, anche se questi ultimi non faranno parte del progetto e qualcuno tirerà fino a fine agosto per perdere meno soldi. Ma sono pronto. Ed escludo che arrivino nuovi giocatori esperti di categoria”. - Allora il suo capitolo è quasi chiuso?
“Si, si. Basta. Sarà poi la storia, fra qualche anno, a giudicare il mio periodo. Per quel che mi riguarda, col calcio ho chiuso”.