È pericolosa per uomo e animali per via dei peli urticanti dei bruchi.
Niente allarme, ma agire tempestivamente.
Lotta alla processionaria
Continua sul territorio alessandrino, dove sono iniziati nei giorni scorsi gli interventi di disinfestazione. L’insetto, chiamato così per la particolare caratteristica dei vermicelli di spostarsi da una pianta all’altra come ‘in processione’, esiste da sempre in Piemonte e nell’Alessandrino, soprattutto nei parchi e giardini.
La processionaria si è adeguata ai cambiamenti climatici, sviluppando una certa resistenza anche agli inverni più rigidi. Negli ultimi anni la sua presenza è aumentata: si è ridotto il tasso di mortalità e si riproduce 2 volte all’anno.
Il commento
“La comparsa della malattia – ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è in parte uno degli effetti del clima impazzito. L’albero attaccato dal parassita, se non curato adeguatamente, muore. L’aspetto più preoccupante è la pericolosità dei peli altamente urticanti”.
Pericolo per gli animali
La malattia sta diventando un problema per chi fa jogging o passeggiate all’aperto. La processionaria è pericolosa anche per gli animali domestici che possono inavvertitamente ingerirla e soffocare.
Spiega il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco: “Non va creato allarme, ma è importante intervenire per proteggere le piante. Va chiesto ai proprietari delle aree in cui l’insetto si è diffuso, su pini, querce, larici, cedri o nel terreno, a rimuovere e distruggere i nidi. Bambini, cani e gatti vanno tenuti a debita distanza”.