Una goccia, anche piccola, è l’azione che ognuno di noi può fare in difesa del Pianeta. Nel rapporto tra sostenibilità ambientale e nutrizione, le scelte alimentari di ognuno di noi possono incidere in maniera positiva o negativa sulla salute e sull’ambiente.
Nello specifico, quando si acquista del cibo, si fa una scelta a favore della sostenibilità ambientale o contro l’equilibrio naturale dell’ambiente che ci circonda.
Tra le 130 iniziative di sensibilizzazione e intervento ambientale, organizzate in Italia durante la ‘Settimana Verde’ (10-22 aprile), AMI (Ambiente Mare Italia) ha dedicato una giornata allo spreco alimentare. Evitare lo spreco significa utilizzare in maniera più sostenibile le risorse della nostra natura, proteggere la biodiversità, accrescere le risorse naturali, limitando l’inquinamento ambientale.

I dati

In Europa lo spreco domestico è pari a circa il 50% del totale delle eccedenze e perdite alimentari.
In Italia, dalla fotografica scattata dal CREA (Consiglio Ricerca Economia Agraria), si evince come lo spreco alimentare sia generato per il 70% dal consumo domestico e da quello fuori casa, il 20% dalla distribuzione e vendita al dettaglio e il 10% dal comparto agricolo tra post raccolta e trasformazione.
Nell’ultimo anno in Italia sono stati sprecati 524,1 grammi di cibo a testa a settimana, pari a circa 75 gr al giorno e a 27,328 kg all’anno.
Fra gli alimenti più sprecati ci sono: frutta fresca (24 gr. a testa a settimana); insalata (17,6 grammi); cipolle, aglio e tuberi (17,1 gr); pane fresco (16,3  gr); verdure (16 gr).
Secondo la proiezione dell’Osservatorio di Waste Watcher International, i 24 gr. di frutta fresca equivalgono a 5-6 mele gettate all’anno da ognuno, pari a 300-350 milioni di mele sprecate in Italia in un anno. 

Le regole

Secondo il manuale AMI, per ridurre lo spreco alimentare in ambito domestico bisogna: acquistare poco, ma di frequente, consumando sempre prodotti freschi; prediligere i prodotti a filiera corta e/o Km zero, facendo sempre attenzione alla stagionalità dei prodotti; congelare i prodotti (pane e carne) che non vengono consumati nel breve termine; organizzare frigo e dispensa per scadenza dei prodotti; predisporre la lista della spesa basata su menù settimanale; scegliere le dosi di prodotto secondo la quantità necessaria; controllare la scadenza dei prodotti acquistati; riutilizzare gli avanzi, riducendo lo scarto di prodotti vegetali e animali.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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