Il provvedimento avrebbe avuto un impatto devastante sull’economia italiana.
Il mancato accordo dell’Europarlamento sulla proposta di dimezzare l’uso di fitofarmaci ha salvato la dieta mediterranea. Il provvedimento avrebbe avuto un impatto devastante sulla produzione agricola dell’UE, aprendo di fatto le porte all’importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del lavoro.
Per il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco “serve un approccio realistico per sostenere l’agricoltura italiana, la più green d’Europa, con il taglio record del 20% sull’uso dei fitofarmaci in 10 anni”.
Il provvedimento bocciato
Lo studio della Commissione parla di “maggiori impatti sulla resa che si verificano in colture che hanno una rilevanza limitata, come l’uva, il luppolo e i pomodori”.
Rilevanza limitata? Ma dove vivono questi? Il pomodoro è l’ortaggio più consumato in Europa (crudo, passata, polpa, pelati, sughi) e l’uva, da tavola e trasformata (vino, succhi, distillati) è una produzione di cui l’Europa detiene il primato mondiale.
Senza dimenticare che l’Italia, che si contende con la Francia il ruolo di principale produttore mondiale di vino ed il primo produttore di derivati di pomodoro in Europa, sarebbe il Paese più danneggiato da questa politica europea folle e lontana dalla realtà.
Ora sarà fondamentale la sospensione dei lavori anche in Consiglio, affinché siano i nuovi eurodeputati a farsi carico del proseguimento dei lavori sulla Sur e a chiedere alla Commissione europea di migliorare una proposta di regolamento da cui dipende il futuro del settore agroalimentare italiano ed europeo.