Si è tenuto lo scorso fine settimana a Finale Ligure un campo-scuola per ragazzi diabetici 14-18 anni, chiamato “Sono un tipo 1… l’evoluzione”, organizzato da Jada Alessandria in collaborazione con l’associazione AGD Piemonte-Valle d’Aosta di Torino e il fondamentale supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
È davvero emozionante leggere le impressioni ricavate dai ragazzi ospiti del campo-scuola, mettendo nero su bianco l’esperienza vissuta. Sarebbe bello conoscerle tutte, ma ne abbiamo scelta una che, secondo noi, le rappresenta e identifica. Eccola:
“Il senso di questo campo è stato per me quello di aiutare. Diabetico ormai da 15 anni, più di tanto non ho da scoprire. Ma sono riuscito, per una delle poche volte nella mia vita, a dare risposte. Vedere ragazzi più piccoli di me, con le loro curiosità, fare domande sulle tecniche da adottare, mi ha sciolto il cuore, davvero. Io credo di poter compiere quel salto verso il mondo dei grandi. Sento dentro di me il compito morale, emotivo, di dover dare risposte, di essere una figura di riferimento, ma soprattutto un amico, una persona su cui si possa contare. Uno dei miei sogni è quello di fare il tutor, perché sono convinto che quello è il mio posto, ci metterei la mano sul fuoco. Ho proprio il sogno di vedere dei ragazzi crescere grazie al mio insegnamento e ai miei consigli. Ciò che mi porterò a casa quest’anno sarà un bel bagaglio pieno di idee, nessuna scontata. Mi porterò dietro i tuoi discorsi Gian, sai sono come note di una canzone, mi ci tuffo letteralmente dentro a sentire. Mi porterò gli insegnamenti delle infermiere, che per me sono diventate quasi come delle vere e proprie mamme; ma d’altronde mi conoscono da più della metà della mia vita, ormai. Sono state loro ad avermi accompagnato mano nella mano in questa vera e propria lotta e, perdonatemi, ma per combattere il diabete davvero ci vogliono 2 cogl***i d’acciaio. Posso testimoniare. Porterò con me un’altra bellissima esperienza con i miei amici, e anche loro li conosco da un’eternità, e sono loro soprattutto che mi fanno maturare sia dentro che fuori. Ma la cosa più bella e significativa che porterò con me sarà la famiglia JADA, la mia casa da ormai tanti e tanti anni. Devo dire che ogni campo è sempre una bomba e spero anche io di poter essere, un giorno, un mini pilastro di questo gruppo, di questa casa”.
Alberto, 18 anni
Crediti
Grazie alle Associazioni fatte di madri e padri, volontari che si mettono in gioco, che lottano, sognano, creano, costruiscono alleanze, immaginano cammini.
Grazie a JADA ODV, grazie a AGD Piemonte e Valle d’Aosta.
Grazie a chi, in ogni città d’Italia, scende in campo ogni giorno per il diritto alla salute e per una cura che sia capace di raggiungere tutte e tutti.
Grazie a chi, in ogni città d’Italia, scende in campo ogni giorno per il diritto alla salute e per una cura che sia capace di raggiungere tutte e tutti.