In merito al comunicato del PD relativo al Piano Regionale per le attività estrattive (PRAE), l’assessore competente Andrea Tronzano ha precisato alcuni punti fermi legati al consumo di suolo. Eccoli:
- il consumo di suolo non è legato al Prae;
- le cave non comportano un consumo di suolo irreversibile (quello che prevede impermeabilizzazione e artificializzazione dell’area) e il Piemonte è maestro nella rinaturazione (nuovi boschi, parchi, laghi, altro) delle cave che hanno esaurito il loro compito;
- nel Prae sono presenti prescrizioni precise a proposito della conservazione dei terreni agricoli;
- i nuovi volumi (previsti nei prossimi 10 anni) vengono autorizzati solo se quelli esistenti sono in via di esaurimento;
- il PNRR è una variabile importante perché prevede infrastrutture e quindi vedremo se al mercato serviranno nuovi volumi. Questo noi dobbiamo prevederlo per evitare che le opere non si possano realizzare per mancanza di materia prima.
- sulla partecipazione degli enti locali, sono stati coinvolti tutti i sindaci e le province nella discussione. Oltre a ciò, gli Enti locali potranno proporre eventuali controdeduzioni fino al 20 febbraio 2023.