In provincia di Alessandria
L’analisi territoriale della Camera di Commercio rivela che la componente femminile si classifica, in Piemonte, al 1° posto con un 23,1%, circa 2.000 imprese al femminile a livello provinciale. Operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura, del turismo e dei servizi alla persona; nel 12,8% dei casi sono guidate da straniere; il 10,5% è amministrato da giovani imprenditrici.
In agricoltura
Oltre un’azienda agricola italiana su quattro (28%) è oggi guidata da donne: una rivoluzione nel lavoro nei campi, dove spaziano dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche, ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi.
Secondo l’indagine condotta da Donne Coldiretti in occasione della festa dell’8 marzo, le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro (25%) è laureata, peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Non a caso quasi la metà delle domande di primo insediamento in agricoltura delle misure dedicate agli under 40 provengono da ragazze, secondo Coldiretti.
Le parole
Spiega Silvia Beccaria, Responsabile Provinciale Donne Impresa: “In un settore prettamente maschile, la presenza femminile fa parte della nuova sfida sociale, per le tante donne che amano abbattere barriere e pregiudizi, guardando al futuro. Donne che vedono nell’agricoltura il trampolino per la realizzazione professionale. Stiamo lavorando per superare le tante difficoltà che incontrano le imprenditrici in campagna, soprattutto quelle più giovani, a partire dalla scarsa tutela della maternità dove il sostegno è davvero irrisorio e non riesce a coprire i costi di un’altra persona, visto che il lavoro agricolo non si può certo fermare”.
Per il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco “il 50% delle donne in campagna svolge attività connesse alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Ben il 60% delle donne ha scelto di dedicare parte della produzione al biologico o al biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta a sostenibilità, welfare animale, tutela di biodiversità e paesaggio”.