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Il tema dell’emergenza e delle azioni per offrire alla popolazione alessandrina garanzie di sicurezza in caso di eventi che ne mettano a rischio l’incolumità è ben presente all’Amministrazione Comunale che promuoverà entro metà ottobre un incontro per presentare i contenuti previsti nel P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno relativo al Polo chimico di Spinetta Marengo, con riferimento agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, soggetti a quanto disposto dagli artt. 6, 7, 8 del D. Lgs. 334/1999 e s.m.i..

Questo incontro rappresenta un momento importante di un articolato processo di definizione e aggiornamento dei contenuti del P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno che — a norma di legge, per quanto concerne lo specifico ruolo dell’Amministrazione Comunale — necessita di essere portato a conoscenza della popolazione residente in area a rischio.

Per inciso, va peraltro segnalato che le prescizioni normative indicano la necessità che si definiscano i contenuti di due tipologie distinte di Piano: quelle del P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno e quelle del “Piano Comunale di Emergenza” (impostato a partire dal precedente Piano di Protezione Civile e ora denominato in questo modo, a seguito della Legge 100/2012).

Quest’ultimo riguarda tutte le tipologie di rischio (idraulico, chimico, sismico…) e le procedure per fronteggiare gli eventi calamitosi in tutto il territorio comunale. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10/528/1093 del 14.02.2005, è pienamente in vigore, ancorché in fase di aggiornamento.

Il P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno relativo agli insediamenti industriali, invece, merita alcune importanti precisazioni che facciano chiarezza e consentano agli alessandrini di sentire la Pubblica Amministazione “vicina” e “vigile” di fronte ad ogni eventuale situazione di rischio di “incidente rilevante”.

La redazione del nuovo P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno, in ottemperanza all’articolo 20 del D. Lgs. 334/1999 modificato ed integrato dal D. Lgs. 238/2005, è stata predisposta dalla Prefettura di Alessandria, d’intesa con la Regione e gli Enti Locali interessati, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti «sulla base, tra l’altro, delle informazioni fornite dal Gestore [ossia gli stabilimenti industriali del Polo chimico spinettese, ndr] e delle conclusioni dell’istruttoria tecnica del rapporto di sicurezza ove disponibili».

L’iter di questa redazione si è concluso nello scorso mese di giugno e ha avuto come obiettivo quello di aggiornare il precedente Piano del 2003 (tuttora vigente), definendone in modo peculiare i nuovi contenuti con quella attenzione che la legge indica per questo ambito tematico così rilevante.

Il quadro normativo di riferimento è stato tuttavia ulteriormente modificato dal D. Lgs. 105 del 26.06.2015 (entrato in vigore nel luglio scorso) e questo comporta l’esigenza di verificare, nell’ambito dell’attività di pianificazione e rispetto al nuovo contesto normativo, l’adeguatezza del nuovo P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno: un Piano già approntato, anche se in versione provvisoria, dalla Prefettura, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, d’intesa con la Regione Piemonte e con il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali di riferimento e dei Gestori degli stabilimenti.

Per quanto riguarda i contenuti del documento, questi sono stati già pubblicati per un periodo di 30 giorni, sia sul sito della Prefettura che sul sito dei Comuni interessati affinché — alla scadenza del periodo di pubblicazione e tenuto conto delle eventuali osservazioni pervenute — si proceda all’approvazione definitiva del nuovo Piano.

Relativamente all’articolazione dei contenuti del nuovo Piano, nella sua attuale versione provvisoria (e considerando peraltro che le indicazioni del citato D. Lgs. n. 105/2015 non paiono comportare la necessità di sostanziali modifiche rispetto alla stesura definitiva del Piano stesso), prevede:

  • un inquadramento terirtoriale

  • l’individuazione delle zone di pianificazione e degli scenari incidentali

  • il modello organizzativo dell’intervento

  • le procedure operative

  • oltre a una serie di importanti “Allegati” che precisano ulteriormente il quadro informativo e gestionale.

Sulla base delle conseguenze previste dagli scenari incidentali ipotizzati, la Legge distingue una scala graduata di livelli di pericolo cui devono riferirsi le procedure di allertamento e le conseguenti azioni di intervento e soccorso di ciascuno dei soggetti coinvolti. Ai fini del P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno, si fa riferimento alle seguenti codifiche:

CODICE GIALLO

Attenzione

eventi che, seppur privi di qualsiasi ripercussione all’esterno dello stabilimento, possono essere avvertiti dalla popolazione dando luogo ad allarmismi o preoccupazioni

CODICE ARANCIONE

Preallarme

eventi di limitata estensione: riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un impatto contenuto all’interno

dell’area di stabilimento

CODICE ROSSO

Allarme

eventi estesi: eventi riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un potenziale impatto all’esterno dell’area dello stabilimento

In funzione delle fasi di evoluzione dell’evento, per ciascuno dei Soggetti coinvolti nella risposta di Protezione Civile, vengono inoltre individuate delle specifiche azioni da compiere.

Per quanto riguarda, in particolare, il Comune di Alessandria, queste riguardano: a) l’informazione e assistenza alla popolazione eventualmente coinvolta; b) il ruolo del Corpo di Polizia Municipale nel Piano specifico previsto per le Forze dell’Ordine.

L’informazione in caso di evento, a cura dell’Amministrazione Comunale, avverrà — oltre che attraverso autovetture munite di amplificatori — anche mediante un sistema di pali con altoparlanti comandati “in remoto”, già installati in cinque postazioni a Spinetta Marengo (in via Frugarolo, in piazza Vazzana-parco giochi, in pazza Barrera-area mercatale, presso la Stazione ferroviaria e in piazza Santa Barbara). è peraltro prevista nel Piano degli Investimenti del Comune l’installazione di ulteriori pali in modo da giungere alla progressiva e completa copertura del territorio di Spinetta Marengo.

è inoltre prevista la possibilità di impiegare, a cura del Servizio Comunale di Protezione Civile, il sistema di telefonate e invio gratuito di sms “in simultanea” e, a tal fine, si rinnova l’invito alla popolazione ad aderire al servizioRimaniamo collegati” (di cui all’indirizzo internet: www.comune.alessandria.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10412).

Mentre la verifica definitiva dei contenuti del nuovo P.E.E.-Piano di Emergenza Esterno è attualmente in corso da parte della stessa competente Prefettura, l’Amministrazione Comunale — con la propria Direzione Infrastrutture e Protezione Civile e con il Servizio di Protezione Civile — è attiva per gestire efficacemente le fasi di informazione e divulgazione alla popolazione dei contenuti del Piano, dopo la sua preliminare pubblicazione sul sito internet nelle scorse settimane.

L’attività, già calendarizzata di confronto e divulgazione, prevede dunque un incontro entro metà ottobre alla presenza del Sindaco della Città di Alessandria, Maria Rita Rossa, e delle Autorità competenti in materia, ossia un rappresentante della Prefettura, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre ai rappresentanti degli altri Soggeti istituzionali direttamente coinvolti (Regione Piemonte, ARPA, Forze dell’Ordine, 118 etc.).

«è molto importante che i cittadini siano coinvolti nel processo di tutela della propria sicurezza — sottolinea il Sindaco della Città di Alessandria, Maria Rita Rossa e ritengo che tutti siano chiamati ad impostare un rapporto equilibrato nei confronti della presenza degli insediamenti industriali sul proprio territorio».

«Quando dico “tutti” intendo dire che se, da un parte, vi deve essere la presenza delle Autorità competenti e il ruolo che esse devono svolgere con continuità sul fronte dei controlli, dall’altra parte, è auspicabile che siano anche gli stessi cittadini a vivere con senso di vigilanza, serenità, responsabilità e spirito di condivisione quell’attenzione al proprio ambiente (sociale, ma anche economico-produttivo) nel quale tutti viviamo e operiamo quotidianamente, adottando comportamenti corretti».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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