Il nuovo corso dell’Alessandria è iniziato con uno 0-0 sul campo dell’Albinoleffe. Un punto che fa morale, come si suol dire, con buone indicazioni sulla qualità del lavoro svolto dai nuovi arrivati. Ma la salvezza è lontanissima e bisogna darsi da fare. Diciamo che il dato positivo è avere accorciato sulla penultima (Novara), riducendo il distacco da 3 a 2 punti (con una partita in meno), perché quello è l”obiettivo minimo immediato, cioè scansare l’ultimo posto che garantisce la retrocessione diretta. Poi il resto sarà da vedere.
In termini assoluti la gara è stata brutta, senza sussulti, e spiega in modo chiaro la classifica delle due squadre. Addirittura i grigi, per la sesta volta su 8, hanno finito senza segnare e questo sarà il nodo più importante da sciogliere per alzare l’asticella. Però, intanto, prendiamoci il punticino e guardiamo avanti.
Nel particolare, c’è da registrare un cambio di atteggiamento, ciò su cui si è lavorato di più secondo il verbo di Banchini e Corda: 6 cartellini gialli e 1 rosso come conseguenza, ma una compattezza di squadra che ha permesso di resistere senza soffrire per 43′ effettivi in inferiorità numerica, dall’espulsione (scriteriata) di Gazoul a quella di Longo. Solo un brodino, certo, ma da lì si riparte nella convalescenza.