L’Alessandria ha visto il fantasma della quarta sconfitta di fila, ma è riuscita a scacciare la paura e a riprendere in mano una gara che, ad un quarto della sua storia, rischiava di essere già pronta per l’archivio. E il grazie va ancora una volta a Luca Liverani, il portierone grigio che al 24′ ha deviato un rigore di Parker (mano di Ciancio) che avrebbe segnato il 2-0 per i padroni di casa. Senza quella parata, sotto di 2 reti, i grigi avrebbero rischiato l’imbarcata.
E invece il portierone ha detto no, già beffato all’8′ da un tiro dell’ex Guillaume Renault (uno dei 2 gemelli dell’anno scorso, ricordate?) deviato in maniera decisiva da Gega. Gol assegnato al tiratore, perché il pallone era indirizzato in porta, ma quella deviazione ha reso impossibile il tentativo di parata. E comunque il primo tempo dei grigi è stato parecchio sotto tono, sulla falsariga della gara col Fiorenzuola.
E come allora, l’Alessandria ha rialzato la testa nella ripresa, attaccando con veemenza e confusione. La Pro Patria, pressata dagli ospiti e calata vistosamente dal punto di vista fisico, ha subìto senza riuscire a ripartire, anche se non rischiava granché per la sterilità dell’attacco grigio, il peggiore del girone. Fino al 75′: da una rimessa laterale Rossi riceve palla e mette in mezzo, Foresta si inserisce di agilità anticipando Ndrecka, stoppa con la coscia destra e insacca di sinistro. È il pareggio, 1-1. Primo gol in grigio del centrocampista, a bocca asciutta da 3 anni, e primo punto della gestione Pirozzi. Un brodino, certo, ma la convalescenza comincia così.
In classifica l’Alessandria resta penultima con 12 punti, alla pari del Novara, ma davanti per differenza reti (0-0 lo scontro diretto).
La Pro Patria sale a 18 punti, sempre in zona playout.