L’Alessandria resta in serie C, tra i professionisti, il San Donato Tavarnelle precipita in serie D, tra i dilettanti, da dove era appena salito.
La partita
L’1-1 di giornata premia la squadra grigia che aveva vinto 2-1 all’andata. Ma per una decina di minuti ad inizio ripresa, il grigi hanno visto i fantasmi rischiando di prendere il 2° gol. Nel primo tempo nessuna emozione, qualche tiro fuori di qua e di là e una ‘paratina’ di Liverani su testa di Marzierli. Al 44′, però, un destro da 20 metri di Sepe si è infilato all’incrocio dei pali ed ecco lo 0-1.
Un gol che ha messo paura ai giocatori dell’Alessandria, entrati in campo nella ripresa con le ginocchia molli. E lì si è rischiato molto. Soprattutto al 57′ quando un bel tocco di Russo ha messo Bianchi in condizione di fare il 2-0, ma incredibilmente il 18 gialloblù ha sbagliato la porta da 2 metri, prendendo il palo destro. Lo spavento ha ‘svegliato’ i grigi che piano piano hanno ritrovato ordine difensivo e calma, trascinati da un Lamesta in gran vena ed incontenibile nelle ripartenze, anche se con qualche errore. Sempre raddoppiato dagli avversari, il piccoletto mancino dei grigi ha creato tanti problemi ai toscani compiendo il capolavoro all’84’: rubata palla a Gerardini, se n’è andato per 40 metri regalando un assist meraviglioso a Speranza che, di destro, ha messo in rete: 1-1.
Tripudio in campo e fuori per la salvezza praticamente raggiunta: nel tempo restante il San Donato avrebbe dovuto fare 2 gol. E invece la frustrazione ha portato Ubaldi a strafare: espulso al 92′.
Cessione societaria
In tribuna d’onore c’erano Enea Benedetto e Alain Pedretti, insieme ad un gruppo di persone, esultanti e festanti a fine gara. Non l’avvocato Louard, che pare abbia condotto la trattativa. Molto abilmente, dicono.
Da quanto ci risulta, ma non c’è nulla di ufficiale, il passaggio di proprietà sarebbe cosa fatta. Le parti avrebbero firmato giovedì, Di Masi sarebbe fuori e il nuovo presidente dovrebbe essere Benedetto, con Pedretti garante finanziario.
Nella fattispecie, l’immobiliarista francese avrebbe liberato Luca Di Masi, assumendo su di sé le partite attive e passive della società con proprie garanzie. E i dirigenti Borio, Vaio e Giordanengo resterebbero in società. Ma, come detto, sono solo voci. Niente di ufficiale.