Ieri presso la sede sociale di via Trotti n. 122 ad Alessandria si è svolta l’Assemblea annuale dei Giovani di Confagricoltura Alessandria.
Nel corso dell’incontro gli intervenuti hanno fatto il punto della situazione, soffermandosi sul significato attuale di “giovane agricoltore”, e hanno iniziato a imbastire i programmi per il prossimo futuro.
Il numero delle aziende agricole tra il 2000 e il 2016 è diminuito del 30%, per cui per sostenere il turn over occorrono circa 1250 iscrizioni l’anno al Registro Imprese.
L’incremento delle imprese under 35 del 23,8% registrato nel 2016 ha rappresentato un indicazione rilevante, riconducibile all’apertura dei bandi rivolti ai giovani del Programma di Sviluppo Rurale.
Confagricoltura Alessandria, al suo interno, come nelle altre province d’Italia, ha una sezione dedicata ai giovani.
Ma chi è l’ANGA – Giovani di Confagricoltura? Essa è parte integrante della Confagricoltura ed opera all’interno di questa con una sua autonomia strutturale e di bilancio.
La sua azione politico-sindacale, negli ultimi anni, ha inteso migliorare tutte quelle condizioni che permettono la permanenza e l’inserimento di forze imprenditoriali giovanili in agricoltura, mediante un’azione di lobby in tutto il territorio nazionale.
La mission dell’associazione è formare e sostenere i giovani imprenditori, incentivando un’agricoltura che guarda al futuro, rispettando le tradizioni. È anche un modo di ritrovarsi amichevolmente insieme, non solo per condividere i propri problemi con dei coetanei, ma anche per mettersi in gioco personalmente, per dare spazio a nuove proposte e all’organizzazione di eventi ANGA con valenza territoriale.
Gli obiettivi sono molteplici. Dal favorire il ricambio generazionale in agricoltura al tutelare i giovani imprenditori agricoli e le loro imprese; dal formare ed aggiornare gli imprenditori di oggi e di domani al fare incontrare domanda e offerta; dall’informare i consumatori al diffondere la nostra agricoltura; dal tutelare le biodiversità e l’ambiente al dialogare con la politica e le istituzioni.
“Il nostro modo di operare in agricoltura deve rappresentare la dinamicità data dalla nostra età e dal cambiamento che la società ha avuto in questi ultimi dieci anni, una situazione in continua evoluzione nel cercare sempre l’originalità di approcci con nuove colture e nuovi metodi di lavoro con nuovi macchinari sempre più all’avanguardia e sempre più nel rispetto dell’ambiente. Per fare ciò è necessario un continuo confronto con ‘amici’ che vogliono aiutarsi a vicenda facendo ‘rete’ tra di loro e abbandonando la vecchia idea dell’erba del vicino che è sempre più verde” commenta Alessandro Calvi di Bergolo, presidente provinciale dei giovani di Confagricoltura.