Presentato il progetto che verrà attuato in Città, con un contributo di 7.5 milioni di euro dalla Regione nell’ambito del Por Fesr. Altri 25 milioni sono stanziati dal Cipe
Trasformare la Cittadella in una nuova eccellenza dell’offerta culturale e turistica del Piemonte, realizzando un contesto polivalente in cui far confluire attività diverse, in una politica di sviluppo del territorio che possa creare le condizioni anche per l’attrazione di importanti investitori industriali.
È di 7,5 milioni di euro lo stanziamento regionale in favore della Città di Alessandria nell’ambito dell’attuazione dell’asse VI del Por Fesr 2014-2020 per un progetto di sviluppo urbano sostenibile che abbia l’obiettivo di realizzare un’operazione di grande valore, sul modello di altre importanti realtà piemontesi.
“Il recupero della Cittadella” è il titolo della strategia che sarà attuata nel capoluogo alessandrino, finalizzata alla valorizzazione del compendio della Cittadella militare per tutelare e conservare il monumento, rafforzandone l’immagine affinché diventi il più importante polo attrattore turistico e culturale per lo sviluppo e la crescita del territorio.
Dopo la sottoscrizione nel marzo scorso del protocollo d’intesa al Mibact per la definizione degli interventi che danno avvio della riqualificazione del complesso, la giunta regionale ha deliberato a inizio aprile il proprio contributo all’opera.
«Il successo dell’iniziativa dipende dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, istituzionali e privati, che possano dare il proprio contributo a realizzare l’obiettivo – commenta il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. E’ ciò che già stiamo realizzando attraverso un’operazione di sistema, che vede impegnati per la Cittadella, oltre a Regione e Città di Alessandria, il Ministero dei Beni Culturali, la Sovrintendenza, la Compagnia di San Paolo, il Politecnico di Torino. Una sinergia istituzionale da rafforzare ulteriormente, per rendere possibile un risultato simile ad altri esempi di riqualificazione di successo, modello Reggia di Venaria».
Nell’ambito dell’Agenda Urbana, la città di Alessandria propone una strategia che prevede un progetto integrato di recupero strutturale e funzionale di una porzione di edifici e di parte delle aree aperte all’interno del compendio della Cittadella, finalizzati alla creazione di uno spazio polivalente a destinazione culturale e per l‘insediamento di nuove attività e di nuovi servizi pubblici integrati.
L’intervento di valorizzazione si concentra sulla porzione di fabbricato individuata come Caserma Montesanto e si caratterizza nella riqualificazione degli spazi destinatati a nuove funzionalità: aree espositive/congressuali per ospitare eventi periodici e mostre di rilievo, ed iniziative permanenti; attività accessorie di accoglienza dei visitatori e servizi di informazione turistica; costituzione di un nuovo servizio dedicato alle attività di valorizzazione, rigenerazione e fruizione del complesso.
Altri interventi riguarderanno il Bastione Sant’Antonio (prevista la riqualificazione con destinazione a sala auditorium e spazi eventi) e il Parco Centrale ex Piazza d’Armi, che sarà oggetto di attività per la destinazione a manifestazioni e grandi eventi esterni.
«Si tratta – dichiara il Sindaco della Città di Alessandria, Maria Rita Rossa – di una azione storica e di svolta. Con questo stanziamento sale a 34 milioni di Euro l’investimento complessivo che nei prossimi anni servirà al rilancio della Cittadella. In questi anni abbiamo valorizzato il Monumento rendendolo un luogo di incontro, aperto alla comunità e sede di eventi. Ora pensiamo al rilancio e cominciamo con la Regione Piemonte e con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso il diretto coinvolgimento della Soprintendenza: preziosi interventi che ci consentiranno di aumentare le opportunità di vivere la Cittadella, resa più facilmente accessibile dopo l’apertura del nuovo Ponte».
Lo stanziamento regionale sul progetto di 7.5 milioni di euro è ripartito in 1.4 milioni ciascuno per gli obiettivi legati alla digitalizzazione e all’efficientamento energetico dell’edificio, più altri 4.5 milioni per la valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale.
Secondo l’assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis saranno due le priorità da attuare nei prossimi mesi: «la condivisione del progetto con la cittadinanza e la valutazione degli esiti dello studio di fattibilità, che ha curato il Politecnico di Torino con il contributo della Compagnia di San Paolo, dal quale verrà fuori il modello di sviluppo più adeguato per l’intera area. Dovremo inoltre essere capaci di trasmettere all’esterno il grande potenziale del progetto, per attrarre almeno un importante investitore che contribuisca a sviluppare le opportunità di crescita economica dell’area».