A seguito dell’elaborazione curata dal Servizio Politiche Territoriali della UIL abbiamo appreso che il percorso di contrasto all’evasione fiscale e contributiva da parte dei Comuni ha registrato un’importante contrazione.
Sono infatti solo 433 i comuni che a livello nazionale hanno attivato l’attività di contrasto all’evasione con conseguente recupero crediti.
Nel 2017 infatti sono stati recuperati 13,3 milioni di euro, cifra che nel 2015 era stata di 17.064 milioni e prima ancora, nel 2014, era stata di 21.163 milioni di euro.
Ma vediamo qual è la situazione in provincia di Alessandria.
E’ presente solo la città capoluogo di provincia, Alessandria, che quest’anno ha incassato solo 3.530 mila euro. Se le altre città della provincia non rientrano nemmeno più nella graduatoria dei comuni per importo recuperato, Alessandria ha visto una contrazione molto brusca. Pensiamo che nel 2016 l’importo incassato era stato di 14.740 mila euro, ed era stato ancora maggiore nel 2015.
Quell’anno il Comune di Alessandria aveva recuperato ben 30.597 mila euro dall’evasione fiscale.
Aldo Gregori, Segretario UIL Alessandria: “I dati parlano chiaro: la differenza tra ciò che si era incassato nel 2016 e la cifra del 2017, poco più di 3000 euro, è stata di – 11.210 mila euro. Queste cifre ci allarmano: il recupero dell’evasione fiscale è non solo importante eticamente ed un segnale alla cittadinanza, ma anche uno strumento che permette di riutilizzare risorse da investire sul sociale. Il fatto che la perdita di introiti sia così rilevante ci fa pensare che le Amministrazioni comunali siano poco attente ad applicare la norma della compartecipazione dei comuni al contrasto all’evasione fiscale, prevista dalla legge. Invitiamo tutti i comuni della provincia di Alessandria a lavorare per riportare nelle casse comunali cifre importanti che sarebbero una risorsa molto utile da investire per i tanti servizi ai cittadini. Questo è uno dei temi di cui andremo a discutere durante gli incontri tra sindacati confederali e comuni in sede di trattativa sociale.”