Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del M5S:
“I residenti nella zona sud di Spinetta Marengo percorrono ogni giorno la Strada della Stortigliona, evitando così i due passaggi a livello del sobborgo alessandrino. Nello stesso modo si comporta chi arriva da Frugarolo – Bosco Marengo e si dirige verso Alessandria.
Da diversi anni la Stortigliona viene percorsa da pesanti automezzi provenienti dalle tre cave di estrazione di materiali inerti che si trovano nei pressi delle Cascine Guaracca e Bolla, o diretti verso di esse. Due cave sono in attività; la terza, la cui concessione sembrerebbe scaduta, dovrà essere completata entro Luglio 2015, con il previsto ripristino ambientale.
Le condizioni della sede viabile della strada, gravata da un livello ingente di traffico pesante, sono ormai molto critiche; enormi buche, profonde decine di centimetri, rappresentano una reale fonte di pericolo per l’utenza che la percorre quotidianamente.
Sono in tanti a Spinetta a lamentarsi di una situazione che genera in loro disagio ed ansia. Questi cittadini, però, non hanno mai ricevuto risposte chiare ed esaustive dalla Giunta.
La strada, come attestano numerosi documenti reperibili sul sito del Comune di Alessandria e come risulta dalla segnaletica direzionale apposta in prossimità dell’imbocco dalla Strada provinciale 10, è di pertinenza dello stesso ente proprietario. Ad esso dunque spettano tutti gli interventi manutentivi, ordinari e straordinari, nonché la vigilanza continua sulle condizioni di sicurezza.
Infatti, l’attività estrattiva in Piemonte è soggetta ai sensi dell’art. 6 della L.R. 21 aprile 2006 n. 14, alla tariffa del diritto di escavazione, da versarsi da parte degli esercenti di cave, a favore del Comune sede dell’impianto, della Regione ed eventualmente degli Enti di gestione delle aree protette. Questa tariffa è un contributo dovuto ai Comuni nel cui territorio viene svolta l’attività e alla Regione, a fronte dei pregiudizi all’ambiente e alle infrastrutture pubbliche derivanti dall’esercizio dell’attività estrattiva.
Le tariffe del diritto di escavazione sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2007 e ultimamente aggiornate con la D.G.R. n.10-378 del 06.10.2014 (Per le cave di sabbie e ghiaie per calcestruzzo, conglomerati bituminosi, tout-venant per riempimenti, sottofondi e materiali per pietrischi e sabbie, in Alessandria dove non ci sono attività estrattive in aree protette, la tariffa è pari a 0,52 €/mc di materiale estratto, di cui € 0,36 sono destinati al Comune, mentre i rimanenti € 0,16 vanno alla Regione).
La norma è stata emanata anche al fine di evitare, in assenza di regole, la stipula in regime privatistico di convenzioni con i Comuni che prevedano al loro interno il versamento di contributi da parte degli esercenti le cave.
Il Movimento Cinque Stelle di Alessandria chiede al Sindaco Maria Rita Rossa, di verificare se tale tributo sia stato versato integralmente da tutte le società di escavazione nel corso degli anni; nonché in quale misura sia stato poi impiegato per eseguire la manutenzione della strada; ovvero, in subordine, quale diversa destinazione abbiano avuto questi fondi nel periodo 2007-2014.
In questi ultimi giorni qualcuno ha sparso della ghiaia sul piano stradale per colmare le buche. Non è necessario essere dei tecnici per sapere che le buche debbono essere chiuse a regola d’arte, mediante bitume o asfalto a freddo. Il M5S si augura vivamente che non ci si aspetti che questa possa essere considerata una soluzione accettabile del problema”