Salute e sicurezza. Rischi ed infortuni. Quali sono le principali criticità nel settore agricolo quando si parla di sicurezza e come affrontare le emergenze?
A queste, e molte altre domande, è stata data una risposta durante il convegno dedicato alle attrezzature da lavoro che si è svolto a Castelnuovo Scrivia organizzato da Coldiretti Alessandria con l’Inipa, l’Istituto per la formazione in agricoltura, e da CadirLab.
Esperti del settore hanno illustrato le ultime novità durante quello che è ormai diventato un importante appuntamento annuale dedicato alla formazione e informazione degli imprenditori agricoli perché “quando si parla di sicurezza non si può scherzare e nulla deve essere dato per scontato, la cifra degli infortuni in agricoltura deve fare riflettere e impone una presa di coscienza che ci vede tutti coinvolti, nessuno escluso. – ha affermato il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli durante il suo intervento – Da sempre far crescere una diffusa cultura della sicurezza sul lavoro è uno dei principali obiettivi della Coldiretti di Alessandria perché se vogliamo che l’agricoltura rappresenti una grande opportunità è necessario prediligere la sicurezza nei campi, distinguendo quella vera da quella burocratica”.
Sul significato della parola emergenza e di infortunio si è soffermata Irene Grosso di CadirLab: “L’emergenza cambia a seconda delle cause che possono essere interne ed esterne: incendio, malore, ciclo produttivo, soglia di attenzione, l’ambiente in cui si opera o in caso di incidente stradale in itinere, ricordando che la denuncia all’Inail è difficilmente modificabile”.
Importante il ruolo del medico del lavoro e della la prevenzione sanitaria, come ha sottolineato Marco Pestarino, medico competente, e i continui rimandi al Documento valutazione rischi a cui il datore di lavoro deve sempre attenersi.
Renato Delmastro della CNR Imamoter ha puntualizzato le novità riferite alle revisioni delle macchine agricole e al metodo di erogazione delle abilitazioni alla guida di trattrici agricole gommate e cingolate: ad incidere, a volte, non solo la superficialità con cui si affronta il pericolo ma soprattutto le condizioni del terreno, dei mezzi meccanici e la localizzazione dell’azienda spesso in aree collinari. Sono elementi che combinati insieme aumentano il verificarsi di una delle disgrazie più diffuse: il ribaltamento del trattore.
La parola è quindi passata ad Andrea Lovazzano di CadirLab che ha analizzato nel dettaglio i requisiti che devono avere i locali fitosanitari e le attrezzature a basso impatto ambientale e a Marino Ravera responsabile del Patronato Epaca di Coldiretti Alessandria che si è soffermato sulle conseguenze di quelle che vengono definite “malattie professionali” e come comportarsi per avere un’adeguata tutela.
“Riteniamo importante non abbassare la guardia e proseguire sulla strada della formazione e della preparazione, che sono azioni importanti ai fini della prevenzione unitamente allo sforzo di ammodernamento messo in atto dagli imprenditori per rendere il lavoro non solo tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro per gli stessi imprenditori e per i lavoratori dipendenti. – ha aggiunto il direttore Grazioli – Il nostro obiettivo è di promuovere un’agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione, che vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori”.
Questo perché un’agricoltura che tende a coniugare gli interessi delle imprese agricole con quelli collettivi della società e dei consumatori, attraverso la valorizzazione della distintività e della qualità dei prodotti non può che costruirsi su imprese agricole in cui le persone possano lavorare in condizioni di sicurezza.
Coldiretti Alessandria organizza periodicamente momenti di formazione sulla sicurezza, consapevoli che su questo tema occorre investire molto di più, non lasciando l’impresa da sola ma creando i presupposti per una sinergia completa con le istituzioni preposte. Anche in agricoltura, come per tutti gli altri settori, è fondamentale la corretta adozione delle disposizioni in tema di sicurezza, non solo perché ciò corrisponde ad un preciso obbligo di legge, ma anche per garantire una reale salvaguardia della salute degli operatori e della sicurezza alimentare dei prodotti vero Made in Italy.