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Contro la violenza sulle donne

Il Piemonte ha la sua legge contro la violenza sulle donne. Nella seduta del 16 febbraio, infatti, è stato approvato a maggioranza (contrari i gruppi FI e Fratelli d’Italia) il disegno di legge “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli”, presentato dall’assessora Monica Cerutti.

Con questa norma viene ampliato il quadro delle disposizioni già esistenti per l’inserimento o il reinserimento socio-lavorativo delle donne vittime di violenza, per la sperimentazione di interventi per gli autori della violenza, per la formazione degli operatori dei servizi, per le azioni di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno nell’ambito del lavoro, del sistema scolastico, educativo e del tempo libero, con una costante e specifica attenzione anche alla presenza di eventuali minori vittime di violenza assistita.

Al netto dei fondi statali – che non possono essere inseriti a causa del principio della “competenza rinforzata”, recentemente entrato in vigore – lo stanziamento proposto dalla Giunta regionale è di 500mila euro.

La discussione generale è terminata con gli interventi dei consiglieri del Gruppo M5S Giorgio Bertola, Francesca Frediani e Mauro Campo, che hanno sostenuto come servano supporti non solo in termini di risorse, ma anche a livello culturale – come l’educazione sentimentale e l’educazione sessuale – lamentando nel contempo l’uso discriminatorio della donna nel campo della pubblicità e del marketing.

Sono poi stati discussi e votati i tredici emendamenti che erano stati presentati: approvati i cinque a firma dell’assessora Cerutti, respinti i rimanenti dei consiglieri di Forza Italia, tutti di merito.

Sono stati i consiglieri Claudia Porchietto e Francesco Graglia (Fi), proprio durante la discussione degli emendamenti e la votazione dei ventinove articoli, a parlare di “surrettizio tentativo di inserire in modo strumentale le politiche gender all’interno della legge contro la violenza sulle donne”.

“Una legge sulla difesa delle donne dovrebbe contenere misure per la sicurezza, di sostegno reale alla maternità, di contrasto della discriminazione sul luogo di lavoro e di aiuto socio- assistenziale a chi ha subito violenze. Invece si è di fronte ad un elenco di iniziative, più o meno utili, e, soprattutto, senza alcuna copertura finanziaria” ha ribadito anche Gianluca Vignale (Fi).

Per Stefania Batzella (M5S) “la criticità di questo ddl che noi sosteniamo, sono però le risorse limitate”.

Nelle dichiarazioni di voto, Daniela Ruffino (Fi) e Nadia Conticelli (Pd) hanno ribadito le posizioni dei loro gruppi sul testo approvato.

Sono state discusse le due mozioni collegate al ddl, entrambe a firma di Batzella.

Il primo atto d’indirizzo chiede di individuare i consultori, gli ambulatori di distretto e gli ospedali come promotori di prevenzione della violenza.

Con il secondo documento, si chiede l’adozione di misure specifiche nella riorganizzazione della rete dei trasporti territoriali che pongano la sicurezza delle viaggiatrici, nelle ore serali di minor affluenza, al primo posto, implementando e non riducendo il personale della Polizia ferroviaria a bordo dei mezzi, evitando la chiusura degli uffici di PS nelle stazioni. Si chiede inoltre a Rfi di attivare specifiche campagne di comunicazione in collaborazione con il ministero delle Pari opportunità.


 

Interrogazioni discusse in Aula

Abbonamento regionale studenti

L’assessore ai Trasporti Francesco Balocco ha risposto all’interrogazione n. 791, presentata dalla consigliera Francesca Frediani (M5S), sullo sviluppo di un abbonamento regionale per gli studenti delle scuole superiori e dell’Università.

L’assessore ha spiegato che il tema, su cui ha ricevuto sollecitazioni da diversi consiglieri regionali, è complesso a causa dei diversi regimi tariffari a disposizione degli utenti, che dovrebbero essere superati attraverso il sistema Bip in tempi non brevissimi. Balocco ha inoltre precisato che è allo studio un intervento che, come già deliberato in altri parti d’Italia, potrebbe trasformare l’attuale abbonamento studenti in un abbonamento giovani fino a 25 anni, verificabile dal personale di controllo con la semplice esibizione di un documento di identità.


 

Interrogazioni a risposta immediata

Aso Alessandria

L’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha risposto all’interrogazione n. 904 sulla nomina del rappresentante designato dal Ministero al Collegio sindacale Aso di Alessandria, presentata dal consigliere Alfredo Monaco (Scelta civica).

“Per quanto riguarda l’interrogazione in oggetto – ha evidenziato l’assessore – devo chiarire che la Regione Piemonte non ha strumenti giuridici per intervenire sul Ministero in merito alla questione Aso. Ciò che va detto è che per quanto concerne il rimborso delle eventuali spese ci atterremo certamente alla legge nazionale”.


 

La settimana in Commissione

IV Commissione (Sanità e assistenza)

Approvato il piano regionale amianto

Nella seduta del 17 febbraio la IV Commissione (Sanità e assistenza), presieduta dal consigliere Domenico Ravetti, in seduta congiunta con la V (Ambiente e parchi), presieduta dalla consigliera Silvana Accossato, ha approvato all’unanimità – alla presenza degli assessori alla Sanità e all’Ambiente Antonio Saitta e Alberto Valmaggia – la proposta di deliberazione n. 99, “Adozione del Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto (Piano regionale amianto) per gli anni 2015-2019 e presentazione al Consiglio regionale del piano regionale”.

Dei dieci emendamenti discussi, nove sono stati presentati dal Movimento 5 Stelle e illustrati dal capogruppo Giorgio Bertola e uno dalla Giunta regionale, illustrato dall’assessore all’Ambiente Valmaggia. Su suggerimento della Giunta, il Movimento 5 Stelle ne ha ritirato uno e ne ha leggermente modificati alcuni.

Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Paolo Mighetti e Giampaolo Andrissi (M5S) per sottolineare l’mportanza del monitoraggio e di creare relazioni con i Comuni per una mappatura dell’amianto friabile.

Per le dichiarazioni di voto il capogruppo del M5S Bertola ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto e ha fatto appello alla Giunta per trovare risorse affinché possano essere realizzati tutti gli interventi previsti e il consigliere Valter Ottria (Pd) per annunciare il voto convintamente favorevole del proprio gruppo.

La revisione e l’aggiornamento del Piano regionale amianto sono stati curati dal Comitato di Direzione istituito con delibera di Giunta. n. 64-3574 del 19 marzo 2012, con la quale è stato approvato il modello organizzativo del sistema per la gestione delle problematiche sanitarie, ambientali e di ricerca inerenti l’amianto e con la quale è stato definito un nuovo modello organizzativo del Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto.

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