La Regione Piemonte chiederà una deroga alle restrizioni alla caccia al cinghiale nelle zone virtuose a minor rischio. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni.
La Peste Suina Africana rappresenta un danno da 30 milioni al mese, e se dovesse progredire farebbe perdere fino a 2,5 punti del Pil nazionale nel settore suinicolo.
“Abbiamo proposto al commissario Filippini – ha aggiunto Bongioanni – di utilizzare parte dei bandi biosicurezza, 12,5 milioni totali, per creare una zona cuscinetto di protezione dei suini”.
Per fare il punto della situazione era presente anche l’assessore alla Sanità Federico Riboldi che ha ricordato i numeri: “Dal 2022 ci sono stati 14.500 controlli, carcasse di cinghiale smaltite, 3.000 km controllati per la gestione dei focolai. La biosicurezza è stata rafforzata, i servizi veterinari hanno disposto alcune chiusure di allevamenti, in particolare nel Novarese e nel Vercellese. Le spese? Per circa 20.500 capi abbattuti la stima è di circa 4,5 milioni di euro; smaltimento carcasse 725.000 euro; logistica e personale 200.000; sistemi di abbattimento 150.000”.