Le misure adottate dal governo per sostenere chi è in difficoltà sono una prima concreta azione di cui va riconosciuta la portata.
Alessandria riceverà, come primo intervento, 496 mila euro che, divisi per una media di 70€ , a spesa, fa un totale di 7000 spese. Non è poco, a patto che non si facciano parti eguali fra diseguali. La strada è quella giusta e su questa occorre proseguire.
Saranno ora i Comuni a scegliere criteri e modi di erogazione. Per questo chiediamo al Sindaco la riattivazione del tavolo di coordinamento sulle povertà, che operò in Comune, composto dal CISSACA e da tutti gli attori, pubblici e privati, associativi e non, che sul territorio si occupano di chi è ai margini e spesso sopperiscono alle carenze di risposte e di presa in carico.
Chiediamo condivisione, disponibili alla collaborazione e all’unità istituzionale. Nella scelta dei criteri, dei modi e dei soggetti da aiutare chiediamo al Sindaco che si coinvolga il Consiglio comunale, che vengano stilati gli elenchi dei fornitori, in pratica gli esercizi commerciali dove possono essere spesi i buoni, con un’attenzione particolare alla rete cittadina del commercio coinvolgendo le associazioni competenti.
Infine, riteniamo utile aprire al coinvolgimento dei sindacati, in particolare quelli dei pensionati, che spesso hanno un quadro utile delle difficoltà di chi è ai margini e vive in solitudine.