Per i 112 anni di storia i Grigi erano vestiti di bianco: niente di grigio

Adesso solo la matematica dice che l’Alessandria si può salvare. Non la logica, non la realtà del campo. La vittoria di Sesto va considerata un illusorio fuoco di paglia. C’era il rischio che lo fosse, il campo ha detto che lo è stato. I risultati di ieri hanno peggiorato le cose e la classifica parla chiarissimo: Alessandria ultima a 17 punti, Pro Sesto penultima a 19. L’obiettivo di entrambe è il  penultimo posto, utile per giocare lo spareggio-salvezza, ma bisogna avere un distacco dalla quintultima di 8 punti, se no si retrocede. Bene. In questo momento la potenziale rivale playout ha 33 punti, cioè +14 sulla Pro e +16 sui grigi. Nelle 10 gare che restano entrambe dovrebbero fare molti punti in più dell’avversario per arrivare allo spareggio, ma non si capisce come. Vincono sempre gli altri. La quota salvezza si è alzata e si va verso una doppia retrocessione diretta.

La partita

Grigi in campo con la maglia celebrativa dei 112 anni, compiuti il 18 febbraio. Niente che ricordasse il colore dominante, unico e riconosciuto ovunque. Pazienza. Ma le maglie non fanno gol. Che manca in casa da 593 minuti, ovvero 6 partite intere + 53’. L’ultimo giocatore grigio a segnare al Moccagatta fu Mastalli, al 37′ contro la Giana, gara poi persa 2-1. Era il 18 novembre. Si capisce bene che così è difficile tirarsi fuori dalla situazione attuale. E si capisce anche l’amarezza a fine gara del tecnico Banchini che ha parlato di “figura di m…a”. Lui ci credeva, ci aveva lavorato. Ma i  giocatori sono quelli e i salici non fanno l’uva.

Gara in mano agli ospiti con sicurezza, senza strafare e senza rischiare. Due le conclusioni dell’Alessandria nello specchio di porta: al 38′ cross di Sepe e girata di testa di Siafà centrale, facile facile per il portiere. E al 76′ con un sinistro di Mastalli, centrale, parato senza affanni. Tanti cross, quelli sì, ma di testa l’hanno sempre presa gli altri. A fare gol (2° stagionale) il romeno Gusu al 45′: cross di Zanini dalla trequarti, l’esterno arriva sul secondo palo e incorna in rete, con Rossi che lo guarda.

Sconfitta numero 18, speranze di salvezza solo teoriche. A ricordare questo compleanno resterà la bella torta confezionata col cuore dal pasticcere Gallina. Buonissima. 

 

foto AL Calcio

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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