La centrale di Mazzè

Costruita dal gennaio del 1921 all’anno successivo, nacque come sistema irriguo ingegnoso, basato sull’utilizzo delle acque della Dora Baltea, con uno sbarramento regolabile che permise di accumulare energia per sollevare di 62 metri l’acqua necessaria per irrigare i territori lungo le sponde del fiume, su una superficie di circa 4.000 ettari. Il servizio di sollevamento dell’acqua e della sua distribuzione nei comuni del comprensorio iniziò il 24 giugno del 1924.
Il bacino di oltre 3.000.000 mc di acqua ha permesso sull’altipiano di Villareggia la coltivazione di mais, prodotti orticoli e frutticoli che hanno soppiantato l’agricoltura “povera” che era presente prima della realizzazione di questo importante e ingegnoso sistema irriguo. Per le caratteristiche, sia meccaniche che di costruzione, la centrale di Mazzè rappresentò una vera e propria conquista dell’ingegneria idraulica.

Le nuove paratìe

Sono state collaudate il 20 dicembre 2022. L’impianto è di proprietà della Regione e l’operazione ha impegnato lo stesso ente, la Coutenza Canali Cavour, l’Associazione Irrigazione Est Sesia e il Consorzio di miglioramento fondiario Angiono Foglietti per oltre 25 anni, per la messa in sicurezza e l’efficienza di uno sbarramento sulla Dora Baltea che alimenta l’irrigazione di un comprensorio di 6 comuni.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha investito 38 mln di euro per interventi di ammodernamento e messa in sicurezza degli impianti di Mazzè. In questi anni, inoltre, il Consorzio di miglioramento fondiario Angiono Foglietti ha investito per sviluppare i sistemi di irrigazione a goccia con la finalità di utilizzare al meglio la risorsa idrica proveniente dalla Dora Baltea.

Le parole

Gli assessori Matteo Marnati e Marco Protopapa hanno commentato così: ​“E’ una struttura fondamentale per stoccare l’acqua per irrigare le coltivazioni. In un periodo come quello attuale, caratterizzato dai cambiamenti climatici, non solo è fondamentale poter garantire la presenza di acqua, ma anche investire, realizzare strutture o ammodernare quelle esistenti, per avere una produzione idroelettrica pulita e per avere effetti benefici non solo sull’ambiente, ma anche per l’economia della nostra regione”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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