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A fronte di una “crisi conclamata delle culture politiche tradizionali”, esiste una cultura della cittadinanza, dei diritti e dei doveri, rispondente e responsabile convinta che i cittadini, debbano contare… E non più essere contati (www.associazionearcipelago.it). Permangono le motivazioni di fondo degli associati di Arcipelago, sempre attivi nell’organizzazione di iniziative dedicate alla riflessione sui temi del nostro tempo, che il prossimo venerdì 22 aprile 2016 saranno arricchite dalla presentazione del saggio “Come la democrazia fallisce”, uscito lo scorso anno per Garzanti, scritto da Raffaele Simone, professore ordinario di Linguistica generale presso l’Università la Sapienza in Roma, studioso di filosofia del linguaggio, storia del pensiero linguistico-filosofico e altre tematiche di linguistica teorica e descrittiva.

L’occasione offerta in Alessandria dall’associazione politicoculturale Arcipelago avrà luogo nella sala conferenze dell’associazione Cultura&Sviluppo in piazza Fabrizio De Andrè 76 dalle ore 17,45 alle 20,oo con ingresso libero. Ad affiancare il professor Simone ci sarà Carlo Viscardi, presidente di Arcipelago, ed il coordinamento dei lavori sarà affidato a Claudio Braggio, esperto di comunicazione, con anche il compito di inserire gli interventi del pubblico.

La democrazia è in affanno, perché l’Occidente si è adagiato sulla considerazione che il concetto di “democrazia” riconquistata dopo la Seconda Guerra Mondiale come acquisizione permanente, mentre oggi appare più evidente che questo metodo politico e come regime poggia su alcune audaci “finzioni”, certamente cruciali poiché ispirano il funzionamento delle istituzioni e di una varietà di strutture e ne regolano il comportamento.

Tuttavia la bancarotta della democrazia causerebbe un disastro immenso con esiti fatali sulla vita quotidiana, essendo l’alternativa ben poco auspicabile quella della crescita ulteriore in Europa di una vena totalitaria ancora viva, che non avrebbe altro intendimento se non quello di reprimere libertà e intelligenza. Il ciclo democratico del Dopoguerra però sta arrivando a una svolta, se non proprio alla fine, e se in politica esistono cicli affini a quelli economici, sarebbe decisamente opportuno prepararci ad affrontare, se non addirittura a guidare, un nuovo ciclo; di cui non pare che qualcuno sia in grado di prevederne il segno.

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