La Casa delle Donne Transfemminista e Queer ha ripreso vita da pochi giorni ad Alessandria. È ripartita da zero dopo mesi di trattativa inconcludente col Comune e la nuova Casa è già un luogo favoloso, crocevia di lotte, spazio di aggregazione, produzione politica e ascolto. Occupare uno spazio vuoto oggi, come 5 anni fa, si dimostra essere l’unico, potente e imprevedibile modo per dare vita a esperienze come questa. Dai giornali e da voci di corridoio sembra che si stia lavorando ad una soluzione definitiva, millantando grandi progetti, ma l’amministrazione comunale non ha ancora aperto alcuno spazio di dialogo. Contatto telefonico 351-5920855.

Gli sportelli

Da lunedì 12 giugno la vita della Casa delle Donne TFQ riprenderà a pieno ritmo con l’apertura di 3 sportelli:.

  • Sportello di consulenza legale – attivo tutti i martedì dalle 15 alle 17 – offre la possibilità di fare un colloquio gratuito con un’avvocata in merito a situazioni di violenza di genere o discriminazioni.
  • Sportello di consulenza sul lavoro – attivo tutti i mercoledì dalle 15 alle 18 – mette a disposizione una sindacalista del sindacato di base ADL Cobas che può fornire sostegno in situazioni di violenza o discriminazione nel mondo del lavoro, da quelle legate alle differenze salariali e contrattuali a quelle dovute ad abusi di potere.
  • Sportello Non Sei Sola – attivo tutti i venerdì dalle 15 alle 18 – offre orientamento, accompagnamento e ascolto a tutte le donne e le soggettività LGBTQI+ che vivono situazioni di difficoltà e non vogliono farlo da sole. In questi anni lo sportello Non sei sola è stato punto di riferimento per molte donne e soggettività in difficoltà e ha fornito un sostegno concreto nella soluzione di problemi burocratici, abitativi, famigliari, di salute (soprattutto in relazione alle procedure di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza) e nella divulgazione di informazioni relative alla contraccezione e ai sistemi di accesso al sistema sanitario.

Le parole

All’interno dell’ex Circoscrizione, dopo averla resa la nuova Casa delle Donne TFQ, dicono: “Vogliamo che sia chiaro ciò che desideriamo: abbiamo trovato in queste mura ciò che cercavamo per ripartire e ciò che ci serve per rimanere, e non abbiamo intenzione di lasciarle. Identifichiamo nell’ex Circoscrizione una potenziale soluzione definitiva e crediamo che la Casa possa svilupparsi senza incompatibilità all’interno dell’area in cui è prevista la nascita del campus universitario. Secondo il progetto, ben lontano da essere oggi un progetto esecutivo, questo edificio dovrebbe essere demolito pur non essendo prevista in quest’area alcuna struttura strategica a servizio degli studenti. Tralasciando l’impatto ambientale, i consumi e lo spreco che caratterizzano la continua demolizione e ricostruzione di edifici di cui questo sistema produttivo ed economico è fautore, ci vogliamo soffermare sulle parole del rettore Avanzi: se è vero che l’Ateneo si impegna a “favorire la piena inclusione di ogni espressione della soggettività sessuale” e accoglie le istanze delle persone queer, trans e non binary attraverso la carriera Alias, un’esperienza come quella della Casa delle Donne TFQ non può che arricchire la vita del campus universitario”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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