Riceviamo e pubblichiamo.
VALENZA – La storia dei rapporti tra AMV SpA (la Multiservizi che gestisce il servizio idrico a Valenza) e l’AMC (Azienda analoga del Comune di Casale) di certo non può dirsi molto tranquilla, tanto che, nonostante un tentativo di fusione perseguito nel 1995, poi abbandonato nei primi anni duemila, con pesanti ricadute economiche a tutto svantaggio del nostro Centro Zona, «oggi Valenza rischia di ripetere un errore madornale».
Dinanzi alla volontà espressa dal Sindaco Barbero di costituire dapprima una ATI tra le due aziende- poi avallata recentemente a Giarole alla presenza di tutti i Comuni limitrofi interessati – e, quindi, nell’ottica, una fusione tra le stesse, Forza Italia presenterà una interrogazione mirata in vista del prossimo Consiglio Comunale (previsto agli inizi di aprile).
«Le nostre perplessità» – afferma il Coordinatore Cittadino, Alessandro Deangelis – «sono dettate dal fatto che, come ormai è metodo consolidato da parte di questa Amministrazione, si sia venuti a conoscenza di tale scelta, ‘a cose fatte’. Benché in una remota Commissione consiliare si fosse paventata quella ipotesi, oggi, non sappiamo cosa aspettarci di buono da questo percorso. Se la nostra non vuole essere una chiusura preconcetta a tale progetto, tuttavia, non possiamo pensare che il passato possa ritornare con tutti gli svantaggi del caso; innanzitutto, vorremmo capire entro quali tempistiche possà sostanziarsi l’avvio concreto della collaborazione per il tramite della ATI, quali oneri e quale peso decisionale avrà Valenza a garanzia della propria comunità e del proprio territorio, soprattutto in vista della ormai conclamata ipotesi di fusione. E successivamente, quali aspettative dovremo generare in termini di mantenimento e di costi del servizio, sapendo quanto la rete idrica sotterranea abbia profonde lacune e necessiti di poderosi investimenti, di fatto, mai sostenuti dalla politica negli ultimi vent’anni?».
Stante il vincolo dell’Ambito territoriale – il cosiddetto ATO 2 Casale – Vercelli – nel quale favorire politiche di valorizzazione dei propri asset a supporto dei servizi gestiti dai Comuni e il termine del 2025, quale data ultima, secondo la quale l’Autorità d’Ambito dovrà farsi carico di una gestione d’ambito del servizio idrico, in questo caso, «non si comprende come mai» – chiosa Deangelis – «l’attuale Amministrazione abbia in via del tutto unilaterale intrapreso un strada così mirata, quando avrebbe potuto valutare strade differenti, come il coinvolgimento di altri Enti Territoriali, ovvero di privati (pur in quota minoritaria), al fine di immaginare nella seconda parte del mandato un rilancio concreto dell’Azienda, così da tutelare in prospettiva i posti di lavoro, i livelli occupazionali, e in particolare le figure di quei dipendenti che svolgono servizi differenti, pur facendo capo ad AMV SpA (ad es. Servizio Sosta a pagamento)».
Ciò premesso, «come riporteremo nella interrogazione» – conclude l’esponente azzurro – «chiederemo al Sindaco se non ritenga utile, o quantomeno ‘democratico’, relazionare al Consiglio Comunale in sede di Commissione consiliare, tutti i passaggi in dettaglio che l’atto di costituzione dell’ATI prevede, e a tal merito faremo la nostra parte perché un intero patrimonio pluridecennale come AMV non venga svenduto, ma valorizzato e tutelato a esclusiva garanzia della cittadinanza e del territorio valenzani».
Valenza, lì 30.03.2018
Alessandro Deangelis
Coordinatore Comunale
Forza Italia Valenza