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Giovedì 16 febbraio, presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “Saluzzo-Plana” di Alessandria, si è svolto un incontro – organizzato dallo stesso Istituto in collaborazione con il laboratorio Officinema e l’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna – con il prof. Claudio Vercelli, storico contemporaneista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed esperto sui temi della Shoah e del negazionismo.

Vercelli, a partire dalla sua recente pubblicazione Pop Shoah? Immaginari del genocidio ebraico, in collaborazione con Francesca R. Recchia Luciani (edizioni Il Melangolo, 2016), ha approfondito con il pubblico degli studenti e degli interessati il fenomeno della riduzione della Shoah a “merce di consumo”, evento mediatico manipolato e svuotato di senso, privo di un collegamento diretto con la realtà della tragedia storica cui fa riferimento.

Attraverso esempi tratti dal cinema e dai social media e rispondendo ai quesiti posti dagli studenti, Vercelli ha riflettuto sui meccanismi spesso ambigui di una “società dello spettacolo” in grado di modificare la percezione individuale e collettiva della Storia, falsificandola a scopi commerciali e ludici.

In questo senso, il rischio che tutto venga ricondotto ad Auschwitz e, nello stesso tempo, che Auschwitz si riduca a nulla, è molto elevato. Per questo – come sostiene Vercelli nel suo libro – “una riflessione sugli immaginari e sul loro ‘buon uso’ diventa quindi imprescindibile per cogliere il significato da trasmettere alle nuove generazioni in relazione alla cognizione di una catastrofe che ha segnato la storia umana e dei suoi riflessi sulla formazione di una coscienza civile”.

Barbara Rossi

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