GETINI è lo studio attivato all’interno del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, per valutare la corretta gestione della terapia insulinica nei pazienti con prima prescrizione del farmaco, afferenti alla struttura di Endocrinologia e malattie metaboliche, diretta da Marco Gallo, dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Il diabete
Malattia cronica caratterizzata da troppo glucosio nel sangue (iperglicemia) riconducibile a un’alterazione quantitativa o funzionale dell’insulina. In Europa la malattia interessa circa 66 milioni di adulti e si stima che saranno 81 milioni entro il 2045. In Italia il 5,9 % della popolazione è affetta da diabete, che corrisponde a oltre 3,5 milioni di persone.
La terapia
Quella a base di insulina è necessaria per controllare la glicemia in tutti gli individui con diabete tipo 1 e molti con diabete tipo 2. Tuttavia, in letteratura, si evidenziano diversi problemi riscontrati dai pazienti in terapia insulinica; di conseguenza questo può costituire un importante ostacolo all’inizio della terapia insulinica che, se non gestita correttamente, può portare complicanze come ipoglicemia, lipodistrofie, complicanze micro e macro-vascolari. Nonostante l’introduzione di dispositivi per la somministrazione di insulina sempre più semplici, gli errori nella tecnica di somministrazione rimangono un problema.
Lo studio
Da questa esigenza è nato lo studio GETINI, che vede come Principal investigator Sarah Fraccarollo, Coordinatore Infermieristico di Endocrinologia e malattie metaboliche, sotto la guida dell’Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie (URPS), diretta da Tatiana Bolgeo, e con la collaborazione di Patrizia Avallone, Gabriella Bardoczi, Daniela D’Alessandro, Giancarla Dicaro, Farima Farazjiou, Giorgia Pandolfi, Solidea Sandrin e Patrizia Patrucco, infermiere della stessa Endocrinologia e malattie metaboliche.
In questo studio gli infermieri intervengono nell’identificazione delle difficoltà dei pazienti nella gestione della terapia, in modo da migliorare la qualità della vita.
Per sostenere la ricerca del DAIRI a cui afferisce l’URPS, e più in generale quella dell’Ospedale, è possibile dare il proprio contributo direttamente dalla pagina: www.fondazionesolidal.it/donazioni/.