La Giunta regionale piemontese, su proposta del vicepresidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso, ha approvato l’apertura del bando per la campagna 2024 della misura 13 del Piano di sviluppo rurale 2014-2022 (“indennità compensativa” agli agricoltori operanti nelle zone classificate montane). Il bando ha una dotazione finanziaria di 13.066.810,04 euro.
Il testo del bando sarà pubblicato a breve nella sezione “Bandi e finanziamenti” del sito regionale: www.regione.piemonte.it
Le indennità compensative
Sono destinate agli agricoltori operanti nelle zone montane e vengono erogate annualmente per ettaro di superficie agricola, per risarcire, in tutto o in parte, i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli cui è soggetta la produzione agricola nelle terre alte.
Il bando è rivolto agli agricoltori che si impegnano a proseguire l’attività agricola nelle zone classificate montane del Piemonte e che sono in possesso del requisito di “agricoltore in attività”, in base alla normativa comunitaria e nazionale.
Il contributo consiste in un premio per ettaro di superficie agricola aziendale ed è modulato su diversi parametri: tipologia colturale (pascoli, seminativi, coltivazioni legnose,…), classe di svantaggio dei terreni (fondovalle, alta quota…) e stanzialità delle aziende in zona montana.
Ogni anno vengono presentate circa 6.000 domande: il premio va da un minimo di 500 € ad un massimo di circa 13.000 per azienda. Si tratta dell’ultimo anno in cui il bando per l’indennità compensativa sarà attivato con le regole del PSR 2014-22; dal 2025 si transiterà allo Sviluppo Rurale 2023-27.
Qualora l’ammontare dei premi richiesti fosse superiore alla dotazione finanziaria, la Giunta Regionale potrà operare un’integrazione e/o una riduzione percentuale proporzionale.
Le parole
Questo il commento sull’argomento del presidente Cirio, del vice Carosso e dell’assessore Protopapa: “È una misura importante per incentivare l’uso continuativo delle superfici agricole, la cura della natura, il mantenimento di produzioni sostenibili, contrastando l’abbandono del territorio montano e sostenendo le aziende locali”.