Allarme per gli agricoltori
Due associazioni agricole di Alessandria, Cia e Confagricoltura, hanno raccolto le segnalazioni degli agricoltori su aumento dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime. Potrebbero frenare l’economia, con ripercussioni sulle tasche dei consumatori e minacciando la competitività dei settori produttivi.
Gli aumenti
Per i fertilizzanti si arriva al 50% in più. Alcuni produttori hanno annunciato tagli: chiusi alcuni stabilimenti in UK, tagliata del 40% la produzione in Europa di uno dei principali produttori mondiali di ammoniaca e primo operatore italiano del settore.
Oltre al costo aumentato si va incontro anche ad un problema di reperibilità.
Negli ultimi 2 mesi per trasportare l’ortofrutta dalla Piana del Sele (SA) ai mercati di Nord Italia e Germania, costi di trasporto +20%, imballaggi in cartone +30%, buste d’insalata +40%.
Oltre al costo aumentato si va incontro anche ad un problema di reperibilità.
Negli ultimi 2 mesi per trasportare l’ortofrutta dalla Piana del Sele (SA) ai mercati di Nord Italia e Germania, costi di trasporto +20%, imballaggi in cartone +30%, buste d’insalata +40%.
Le aziende poi non sono esenti dal “caro bollette”, dall’aumento dei costi energetici e il
gasolio agricolo negli ultimi 2 mesi ha avuto un rincaro del 25%.
Le parole
Il presidente di Confagricoltura Luca Brondelli di Brondello ha detto: “Occorre
tendere all’autosufficienza. In particolare il bio-metano è una grande opportunità per
la transizione energetica e la decarbonizzazione, diminuendo le importazioni di metano per le aziende agricole e utilizzando la rete gas come vettore di energia rinnovabile”.
Il presidente Cia Gian Piero Ameglio ha spiegato che “alcuni agricoltori dovranno rivedere le concimazioni autunnali e ridurre quelle primaverili, ma fare a meno del tutto dei fertilizzanti è impossibile. Si fa ricorso, per quanto possibile, a letame e liquami aziendali, ma i coltivatori dovranno cogliere il momento migliore per la distribuzione. I prezzi alti portano speculazione”.