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Grazie ai lavori di ristrutturazione, rinasce una delle piazze storiche di Alessandria

Un momento significativo nella storia recente della Città di Alessandria è quello su cui si è incentrata la conferenza stampa odierna, convocata per presentare il programma dell’inaugurazione di piazza Santa Maria di Castello.

Grazie ai complessi lavori di ristrutturazione e restyling, il 29 e 30 aprile gli alessandrini potranno apprezzare la “rinascita” estetico-funzionale di una delle piazze storiche della Città.

Presenti alla conferenza stampa, nella Sala Giunta del Palazzo Comunale, il Sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, accompagnata da Giancarlo Cattaneo, Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Vittoria Oneto, Assessore Comunale ai Beni e Politiche culturali, Marica Barrera, Assessore Comunale allo Sviluppo economico, lo Studio A4 Architettura Integrata di Alessandria, progettista (insieme allo Studio SAB Engineering-gruppo ESC di Perugia) del restyling della piazza, Marco Neri, Direttore Direzione Comunale Politiche Economiche, Abitative e Protezione Civile di Alessandria, Franco Lupani, Direttore dei lavori di restyling della piazza – Comune di Alessandria, nonché i rappresentanti degli altri Soggetti istituzionali pubblici e privati coinvolti direttamente nell’inaugurazione.

La presentazione dei lavori che hanno dato un volto nuovo alla piazza ruota attorno ad alcuni elementi tra i quali uno, di particolare evidenza, è quello collegato al tema della rigenerazione urbana.

Piazza Santa Maria di Castello si inserisce infatti nell’alveo di quella serie di importanti interventi (si pensi alla riqualificazione operata dal PISU, al nuovo ponte sul Tanaro progettato dall’arch. Meier etc.) che in questi anni hanno trasformato Alessandria rendendola sempre più Città attraente e qualificata anche dal punto di vista urbanistico e architettonico.

La piazza rappresenta veramente il luogo più antico della Città e se ne avuto conferma non solo dal fatto che durante i lavori di restyling sono stati effettuati importanti scavi archeologici che hanno rivelato le tracce dei primi insediamenti alto-medioevali di Alessandria, ma anche dal fatto che l’imponente presenza della Chiesa dedicata a Santa Maria di Castello rivela al di sotto della propria navata principale le fondazioni di altre due chiese ancora più antiche.

Lo Studio SAB Engineering-gruppo ESC di Perugia e lo Studio A4 Architettura Integrata di Alessandria sono risultati vincitori della gara di progetto per la riqualificazione di Piazza Santa Maria di Castello e si sono trovati ad operare sulla riqualificazione urbana dell’invaso che, su specifica indicazione dell’Amministrazione Comunale, si candidava ad essere il primo tassello di una più profonda rigenerazione sociale dell’ambito urbano allargato di Borgo Rovereto già iniziata negli anni precedenti con la presenza nel quartiere di realtà importanti del terzo settore (come la Casa di Quartiere) e di tipo culturale (come il FabLab).

Il lavoro ha preso il via da una approfondita analisi del luogo sotto tutti i profili: storico, urbano, sociale e, per la prima volta in Città, è stata svolta nella fase preliminare una progettazione partecipata sotto forma laboratoriale con i cittadini, le associazioni, gli abitanti dell’area.

Da questi primi confronti sono emerse molteplici esigenze:

  • l’esigenza di valorizzare le linee storiche del sito e di valorizzare il manufatto storico, che risultava quasi non più leggibile a causa dello stato di abbandono e della presenza di macchine ovunque parcheggiate in maniera non regolamentata;

  • l’esigenza di avere spazi pubblici pedonali disponibili che consentissero l’insediamento di attività commerciali di vicinato, che permettessero agli studenti delle due scuole adiacenti all’invaso di vivere anche spazi aperti in sicurezza insieme;

  • l’esigenza più generale dei residenti di vivere in uno spazio urbano decoroso e sicuro;

  • l’esigenza della cittadinanza di riappropriarsi di uno spazio pubblico significativo per la sua storia;

  • la convinzione dell’Amministrazione che “rigenerazione urbana” vuol dire anche “rigenerazione sociale” e ricostruzione di una identità sociale fondamentale per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Proprio da questi 5 punti ha preso avvio la filosofia del progetto che ha provato a rileggere le linee storiche della piazza in chiave contemporanea con il garbo obbligatorio in casi come questo, cercando di porre al centro la Chiesa e di valorizzarla e di ridonare alla Città un luogo completamente pedonale, vivibile, sicuro e aperto a tutte le opportunità di condivisione e culturali possibili.

Proprio per questo motivo, fin dall’inizio della progettazione, è stato immaginato che questo grosso invaso potesse essere anche il luogo in cui la cultura, una cultura passata e una cultura contemporanea potessero convivere, diventando comunicabile e patrimonio di tutti grandi e piccoli, acculturati e non.

Cosi, le nuove pavimentazioni vanno a definire ampi spazi pedonali e fruibili, individuando aree specifiche per consentire alle attività commerciali di godere di dehors, per consentire alle scuole di avere spazi liberi pubblici sfruttabili per gli studenti a disposizione per poter mostrare anche all’esterno le attività che giornalmente vengono svolte in ambienti chiusi (teatrino urbano).

Il tutto guidato tuttavia dai tracciati storici, dagli allineamenti delle mappe storiche di quell’ambito, facendo in modo che rimanessero “segni della memoria”: segni che hanno portato i progettisti ad assecondare le pendenze preesistenti del sito, a collocare il filare di gelsi in memoria dell’Horto Magnum storicamente presente e valorizzare nuovamente il tracciato dell’antico sagrato, delimitando in maniera netta quello che era il tracciato dell’edificato medioevale demolito recentemente per la realizzazione di case popolari mai concluse.

Proprio l’area in uscita da piazza Monserrato, un tempo “pieno urbano” era diventata improvvisamente un “vuoto” e, in accordo con la Soprintendenza, è stata valorizzata come nuovo spazio destinato ai cittadini e ad accogliere piccoli eventi in grado di essere piattaforma di condivisione e di sosta.

Tutti gli arredi sono stati scelti in accordo con la Soprintendenza con la finalità di valorizzare la Chiesa di Santa Maria di Castello, da qui la scelta di sedute minimali “monacali” e di elementi d’arredo (compresi i pali di illuminazione) in tinta corten che fossero in grado — proprio per la coloritura — di sparire di fronte alla maestosità della Chiesa più antica di Alessandria.

Questi gli interventi per il restyling di Piazza Santa Maria di Castello, attuati con un finanziamento di un milione e mezzo di euro (recuperato dal precedente programma, con fondi statali, dei “Cortili Ritrovati”).

La Piazza verrà ufficialmente inaugurata con una serie di eventi in programma sabato 29 e domenica 30 aprile.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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