Gianfranco Cuttica di Revigliasco Sindaco di Alessandria, e l’Amministrazione Comunale di Alessandria apprendono che con decreto comunicato in data odierna, il Tribunale di Alessandria ha dichiarato inammissibile la proposta di concordato preventivo di ARAL SpA,.
Le ragioni addotte dal Tribunale non hanno riguardato la sostanza del Piano di risanamento presentato, ma profili giuridico-procedimentali.
Infatti, il Tribunale ha valutato di non poter acquisire formalmente l’integrazione della relazione di attestazione che la Società ha depositato all’ultima udienza del 15 maggio, rispetto a quella iniziale che era stata ritenuta carente sotto alcuni profili.
Il Tribunale ha confermato comunque nel provvedimento che tale decisione “non produce pregiudizio significativo” posto che la Società potrà ripresentare una nuova domanda di concordato.
Rispettiamo le sentenze del Tribunale ed apprezziamo le valutazioni fatte dai giudici e le aperture per andare avanti nel percorso tracciato. Ciò non di meno, riteniamo che la sentenza appare molto severa nei confronti di una Società pubblica che – dopo tante difficoltà – ha avviato un radicale processo di risanamento che ha già iniziato a portare i suoi effetti positivi nei confronti dei creditori, dei dipendenti e della cittadinanza intera, non più costretta a subire le conseguenze dell’emergenza “rifiuti”.
L’Amministrazione Comunale e la Società restano pienamente convinte della strategicità dell’azienda pubblica e dell’irrinunciabilità della prosecuzione del percorso di risanamento in atto, che ha già conseguito notevoli e consolidati effetti positivi sulla gestione, ritornata in utile.
Altre soluzioni, diverse dal risanamento dell’azienda, in una prospettiva di continuità, non sono praticabili e rappresenterebbero un forte pregiudizio non solo per i creditori, ma anche per le comunità locali, per i lavoratori ed in ultima istanza per i cittadini.
L’Amministrazione conferma, pertanto, la piena fiducia nel vertice della Società e nel suo Presidente.
La Società con i suoi consulenti è già al lavoro per la predisposizione della nuova domanda di concordato, che sarà tempestivamente presentata sulla base del medesimo piano di continuità dell’attività aziendale e della medesima proposta ai creditori.