Con le importazioni di riso dalla Cambogia che sono raddoppiate (+104%) nell’ultima campagna, l’Unione Europea deve introdurre una efficace clausola di salvaguardia per fermare l’invasione di prodotto straniero e tutelare i produttori nazionali dalla concorrenza sleale, nel rispetto del principio di reciprocità.
L’appello
Lo hanno lanciato Coldiretti e Filiera Italia che hanno scritto una lettera al Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, in vista della discussione al Coreper (Comitato di preparazione dei lavori del Consiglio Ue) sul Sistema di Preferenze Generali (Spg) sotto la presidenza belga. Il provvedimento favorisce la crescita dei Paesi in via di sviluppo con le ‘importazioni a dazio zero’.
Coldiretti e Filiera Italia hanno chiesto una modifica dell’articolo 29 della proposta, con l’attivazione automatica di una clausola di salvaguardia se le importazioni da un paese superano una soglia di quantità, evitando il ‘dumping’ degli agricoltori europei. Basti pensare che oggi il 60% del riso importato in Italia è a dazio agevolato. In più il riso importato dall’oriente contiene il triciclazolo, pesticida vietato nell’UE. Da salvare ci sono 10.000 famiglie italiane impegnate nella filiera produttiva del riso, eccellenza del Made in Italy.