Il Comitato NO-BIOGAS aspetta risposte dalle istituzioni:
“È trascorsa una settimana dalla seduta della Conferenza dei servizi, in cui tutte le
amministrazioni partecipanti si sono espresse con estrema chiarezza e precisione in
merito all’inadeguatezza e non fattibilità di un impianto che avrebbe impatti devastanti. Il progetto è stato infatti ritenuto viziato da insuperabili criticità in quanto approssimativo e inconsistente dal punto di vista tecnico, pericoloso per l’ambiente e la salute, basato su verifiche risibili, insostenibile per la viabilità, il paesaggio e l’economia del territorio.
Ma la Provincia ancora non rende note le sue determinazioni, incomprensibilmente.
La forte preoccupazione è che non si voglia prendere atto di una stroncatura unanime
perché invece della salvaguardia dei cittadini e del benessere collettivo si pensi a tutelare interessi affaristici privati.
Noi questo non lo vogliamo credere. Invitiamo pertanto:
1. la Provincia a definire, senza ulteriore ritardo o dilazioni, il procedimento con una pronuncia negativa;
2. il Comune a dare seguito con i fatti alle parole, utilizzando la variante parziale
in corso per modificare il Piano Regolatore recependo immediatamente le indicazioni del Piano Paesaggistico Regionale.
Chiarezza e coerenza: questo è ciò che si aspettano le oltre 2000 persone, di Valmadonna, Osterietta, Valle San Bartolomeo, San Michele e dintorni, che finora hanno aderito e condiviso la nostra battaglia.
Continuiamo a confidare nelle istituzioni ma vigiliamo sul rigoroso rispetto della
legalità”.
I Comitati “NO-BIOGAS” di Valmadonna e Osterietta