Nell’ambito della Mostra Antologica “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte” allestita a Palazzo Robellini di Acqui Terme (AL) e visitabile fino a domenica 28 luglio 2024, vengono proposti alcuni laboratori per bambini, a cura di Silvana Sperati, presidente dell’Associazione Bruno Munari e allieva del Maestro.

Le attività creative proposte si attengono al Metodo Bruno Munari, importante risorsa dell’approccio pedagogico attivo. Dopo quello di ieri, 20 maggio, altri due appuntamenti fissati per dopodomani, 23 maggio, e per il 13 giugno.
Ogni incontro a Palazzo Robellini si sviluppa su due ore e mezza, dalle 10 e dalle 13.30.

I percorsi

Sono sei: “È il segno che fa il disegno” indaga le potenzialità grafiche ed espressive degli strumenti pittorici per acquisire consapevolezza dei vari strumenti. “Il colore e le texture” è un approccio che considera anche il vissuto del colore nelle sue componenti espressive, emotive e comunicative. “Forme e formati” allena uno sguardo consapevole che tutto tende verso una forma, in una dimensione di continua evoluzione. “Le carte e i libri” permette di scoprire le potenzialità espressive e narrative del materiale carta. “Dalla terza dimensione alle sculture da viaggio” fa giocare con il design tra pieghe, tagli e ribaltamenti di piani. “Il laboratorio dell’albero”, tra regola e caso, stimola i bambini ad osservare com’è fatto realmente un albero perché, come diceva Munari “gli alberi non sono nuvolette e neppure puntaspilli”. Nei laboratori sono privilegiate le carte di recupero e di riciclo in un’ottica di educazione alla sostenibilità

La proposta

Il progetto è integrato da una proposta di Conversazione sul Metodo sul tema “Il  rapporto tra fare ed imparare nell’approccio metodologico di Bruno Munari dedicato ad un pubblico adulto di docenti, educatori, genitori, operatori culturali ed appassionati (giovedì 13 giugno dalle 17 alle 18.30, nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Parodi). Prenotare allo 0144-770292.

L’ingresso di Palazzo Robellini ad Acqui

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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