Dopo l’addio del precedente comandante, in carica per 4 anni, la Guardia di Finanza ha un nuovo capo, già operativo in quanto nominato ‘ad interim’, la cui nomina verrà ufficializzata dal prossimo Consiglio dei Ministri. Si tratta del generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro.
Nei giorni scorsi, dopo la cerimonia di commiato del precedente comandante, generale Giuseppe Zafarana, avvenuta alla caserma ‘Piave’ del Comando Generale, è stato reso noto il bilancio operativo della Guardia di Finanza per il 1° quadrimestre del corrente anno. Vista la lunghezza, lo riportiamo per settori, in giorni diversi consecutivi.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA (2)
L’attività del Corpo a tutela della spesa pubblica è stata orientata verso il presidio delle risorse del PNRR, anche in ragione del pieno coinvolgimento della Guardia di finanza nel sistema di governance del Piano.
Proprio in ragione di tali nuove responsabilità, le attività dei nostri Reparti coniugano la tradizionale azione repressiva con la connotazione preventiva e di deterrenza.
Complessivamente, in tale arco temporale, i Reparti operativi hanno svolto 8.816 interventi nel settore, cui si aggiungono 3.940 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO) che hanno permesso di denunciare 6.424 soggetti e segnalare alla Corte dei conti 1.033 responsabili, accertando oltre 1,24 miliardi di euro di danni erariali.
Proprio in ragione di tali nuove responsabilità, le attività dei nostri Reparti coniugano la tradizionale azione repressiva con la connotazione preventiva e di deterrenza.
Complessivamente, in tale arco temporale, i Reparti operativi hanno svolto 8.816 interventi nel settore, cui si aggiungono 3.940 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO) che hanno permesso di denunciare 6.424 soggetti e segnalare alla Corte dei conti 1.033 responsabili, accertando oltre 1,24 miliardi di euro di danni erariali.
Le frodi scoperte ai danni del bilancio unionale hanno interessato quasi 170 milioni.
Di rilievosono stati pure gli interventi condotti in materia di spesa previdenziale e assistenziale, in esito ai quali sono stati accertati illeciti per 46 milioni di euro.
In tema di appalti, sono state analizzate procedure contrattuali e monitorati i connessi flussi di spesa per circa 1,5 miliardi, di cui oltre un terzo riferiti al PNRR. In tale comparto, l’azione esercitata ha consentito di denunciare alla competente A.G.
823 persone per corruzione e altri reati contro la Pubblica Amministrazione, 51 delle quali tratte in arresto.
I controlli sul reddito di cittadinanza sono stati pari a 4.633 e hanno portato all’individuazione di illeciti per 42 milioni e alla denuncia di 2.886 responsabili. (segue)