La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha sancito lo stop al cibo sintetico in Italia, e con esso il conseguente divieto alla produzione di cibi Frankenstein nel Belpaese. Previste multe tra 10.000 e 60.000 euro per i trasgressori. Cifra che, nel caso in cui il fatturato di questi ultimi risulti superiore a 60.000 euro, può anche arrivare a coprire il 10% dei loro ricavi annui.
La situazione
Secondo un’indagine Coldiretti, lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo salva 580 miliardi di euro di valore della filiera agroalimentare nazionale; il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra in Ucraina.
“Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali, che con abili operazioni di marketing, vogliono modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione”, ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Le provette a tavola
Bocciate senza appello dall’84% degli alessandrini, contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio, carne, latte, formaggi, pesce, da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. La scelta dell’esecutivo va incontro alla forte opposizione manifestata dai cittadini ai cibi artificiali, con un no preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.
“La verità è che non si tratta di carne, ma di prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia degl allevamenti, non aiuta la salute perché non c’è garanzia sui prodotti chimici usati e non è accessibile a tutti, perché nelle mani di grandi multinazionali”, ha spiegato il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.