Una vita dedicata alla cura e alla soddisfazione degli ospiti del suo albergo, quella di Giovanna Scacheri, titolare dell’Hotel Londra e Presidente di Federalberghi Alessandria che ha risposto alle nostre domande sulla situazione Turismo.
L’albergo è come una famiglia e un microcosmo nel quale ha donato ad ogni ambiente un’impronta della sua personalità rimanendo coerente con il codice etico promosso dall’Associazione di cui fa parte da quasi vent’anni. Nel corso della sua vita lavorativa, ha assistito a tutti i cambiamenti che Alessandria ha vissuto nel corso degli anni e ai vari progetti per lanciare il territorio della provincia e affrontando in modo analitico la situazione creatasi nel mondo del settore ricettivo alberghiero con le misure per contrastare la pandemia.
Partiamo con una domanda su Alessandria. L’Hotel Londra è una struttura presente sul mercato da molti anni, come ha vissuto i cambiamenti della città legati all’aumento di interesse dal punto di vista turistico del territorio piemontese?
“Gestisco l’Hotel Londra da oltre trent’anni, in questo lungo periodo ho assistito a tantissimi mutamenti della città, del modo di fare turismo, delle abitudini dei turisti, vere e proprie metamorfosi che hanno rivoluzionato completamente il nostro settore. La nostra struttura si è adeguata continuamente per proporre sempre un’ offerta turistica aggiornata a chi sceglie di visitare, per motivi diversi, il nostro territorio.
La clientela business predilige il nostro hotel per il confort delle camere dotate di ampi scritti adatti per lavorare con computer, tablet, stampante, per la connessione veloce gratuita in tutti gli spazi dell’hotel, salette per lavorare individualmente in smart working con postazioni PC comode e sale meeting attrezzate. Anche i turisti leisure trovano le condizioni ideali per una vacanza adatta ai loro desideri e necessità; grazie ai nostri servizi e alle camere ampie la nostra struttura accoglie non solo clienti business ma anche molte famiglie con bambini.
Senza dubbio, negli ultimi anni, si è realizzata un’importante promozione del Piemonte, una regione, forse, troppo poco valorizzata per le potenzialità che possiede: paesaggi dai mille volti e di grande fascino, montagne e pianure, colline e laghi che ospitano 96 aree naturali protette, città che vantano bellezze architettoniche e storiche, cinque siti Patrimonio dell’Unesco, enogastronomia di eccellenza, come testimoniano tanti prodotti dal “Made in Italy” culinario provenienti dal Piemonte.
Il Piemonte si presenta nel modo giusto al turista di oggi che cerca momenti di soggiorno più brevi, ma più intensi, ricchi di esperienze ed emozioni, con il desiderio di vivere un’esperienza appagante di atmosfera, colori, cultura, tradizioni e sapori di un territorio”.
Come imprenditrice le chiedo: il turismo ha subito un forte colpo dovuto alla pandemia a livello globale, a suo parere quali potrebbero essere le linee guida da seguire per ripartire?
“Le strutture ricettive si apprestano ad affrontare un 2021 difficile e impegnativo, dopo un anno che ha portato i risultati peggiori della storia del turismo: una perdita di oltre 14 miliardi di euro di fatturato e meno 243 milioni di presenze. Gli interventi per fare ripartire il nostro settore sono molteplici e riguardano più aspetti, i sostegni ricevuti fino ad oggi dagli albergatori non sono stati sufficienti a sanare le ingenti perdite di fatturato subite, pertanto sono necessari ulteriori contributi a fondo perduto realmente commisurati alla diminuzione del fatturato.
Per il prossimo biennio devono essere istituiti sgravi fiscali, proroga delle rate dei mutui, concessioni di prestiti ventennali a tasso agevolato, incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, anche mediante riconoscimento del superbonus, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale, proroga del credito di imposta sulle locazioni.
Il turismo deve ripartire in fretta per evitare che questo settore crolli definitivamente, devono essere alleggerite le restrizioni agli spostamenti, con l’attivazione del green pass o passaporto sanitario”.
Ritornando al discorso territorio. Immagini che io sia un suo cliente e le chieda un monumento della città o della zona che pochi conoscono e che vale assolutamente la pena visitare, quale consiglierebbe?
“Consiglierei di fare una tappa alla chiesa di Santa Lucia ad Alessandria, che si trova sull’omonima piazzetta. La chiesa sorge dove un tempo si trovava la chiesa di S. Giovanni “delle rane” ed è stata demolita nel XIII secolo per poi essere ricostruita come la vediamo oggigiorno. Questo luogo incantato merita sicuramente di essere visitato, soprattutto il giorno della festa di Santa Lucia, il 13 dicembre; in questo giorno di festa la chiesa propone molte iniziative di beneficenza e la piazza si anima di bancarelle che offrono dolci e il tradizionale “lecabon”.
Francesco Conta