L’emofilia è una malattia rara, di origine genetica, che porta problemi legati alla coagulazione e si manifesta nei soggetti maschili, in quanto le donne sono portatrici sane. Nelle persone affette da questa patologia il Fattore VIII (associato all’emofilia A) e il Fattore IX (associato all’emofilia B) sono carenti o presentano un difetto funzionale.
A fianco delle normali profilassi e terapia, i pazienti seguiti dal Centro Emostasi e Trombosi dell’Ospedale di Alessandria possono seguire anche altre utili indicazioni volte a migliorare la qualità di vita, come ad esempio la promozione del movimento e dell’esercizio fisioterapico.
Grazie allo screening ecografico e a un’attività fisica costante, oggi è possibile evitare e prevenire problemi articolari e perdita di mobilità: garantire un’adeguata protezione con la profilassi, infatti, è la strategia migliore per ridurre i sanguinamenti e mantenere in buone condizioni scheletro e muscoli.
La camminata nordica
L’infermiera Monica Amelotti, del Centro Emostasi e Trombosi diretto da Roberto Santi, spiega il progetto che prenderà vita in autunno: “Sulla base dei principi esposti nasce il progetto dell‘attività di camminata nordica (nordic walking), che unisce le virtù della fisioterapia con i benefici della camminata, promuovendo e sviluppando la cultura e la disciplina del cammino in tutte le sue forme, migliorando coordinazione, equilibrio e tono muscolare”.
Il video
Pensato e prodotto per la Giornata Mondiale dell’Emofilia (17 aprile), con Monica Amelotti viene approfondito il ‘progetto nordic walking’ e il tema dell’emofilia, compresa la testimonianza di un paziente. Lo trovate sul canale YouTube dell’Azienda Ospedaliera al link: https://youtu.be/D65KKkj3K9w.
