Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Coldiretti Alessandria.
Anche una numerosa delegazione alessandrina sarà presente domani ad Expo alla giornata dedicata al primato italiano nella produzione di frutta e verdura in Europa dove l’appuntamento principale sarà a partire dalle 10 al padiglione Coldiretti “No farmers no party” all’ingresso del Cardo sud con il via all’iniziativa alla presenza di migliaia di agricoltori provenienti dalle campagne di tutte le regioni insieme al Ministro Maurizio Martina e al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Dalla rivoluzione epocale nei consumi agli effetti speculazioni in atto fino ai nuovi mestieri della frutta: saranno questi i temi principali, con la distribuzione gratuita a tutti i visitatori di oltre cinquemila chili di frutta fresca, dalle pesche alle susine ma anche spremute di arance tardive e di bergamotto.
Inoltre, sarà presentato lo studio della Coldiretti sulla rivoluzione epocale nei consumi degli italiani, sulle effetti delle speculazioni in atto sul frutteto italiano e sugli acquisti dei consumatori ma anche le soluzioni per combatterle.
All’opera davanti al padiglione Coldiretti i nuovi mestieri, dagli scultori di cocomeri ai sommelier della frutta, dal personal trainer dell’orto ai tutor della spesa, nuove figure professionali che accompagneranno con utili consigli la distribuzione gratuita della frutta nell’area espositiva. Una serie di iniziative è dedicata ai bambini, come le fattorie didattiche, con merendine a base di frutta fresca o i giochi sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti dell’orto.
“Sarà l’occasione per parlare di speculazione e del crimine alimentare che fattura 15,4 miliardi e investe ambiti complessi e articolati nelle attività di produzione e distribuzione dei cibi con un impatto rilevante sull’economia, sull’ambiente e sulla salute. – ha affermato il direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni – Grazie alla disponibilità di nuove tecnologie, la contraffazione e la frode nell’alimentare sono diventate un vero e proprio affare criminale che va perseguito con un sistema punitivo più adeguato il settore agroalimentare richiede un sistema di tutele specifico, non limitato ai casi di contraffazione dei marchi o dei segni esteriori che individuano e distinguono il prodotto sul mercato, ma esteso al valore in sé dell’alimento, con il fine di tutelare non solo la lealtà degli scambi commerciali quanto, piuttosto, la libertà di scelta del consumatore”.