Da uno a quattro: si moltiplicano gli appuntamenti legati alla trasparenza, che non è più la giornata, ma una serie di iniziative, dedicate a ciascun pubblico di riferimento e con uno speciale approfondimento, allo scopo di dedicare a ciascuno il proprio spazio. Grazie anche ad una maggiore integrazione con l’ASL AL, è previsto un momento dedicato ai medici di medicina generale, mentre l’Azienda Ospedaliera aprirà le proprie porte del presidio riabilitativo Borsalino, con l’obiettivo di illustrare ai cittadini i servizi e le attività realizzate presso la struttura dedicata alla riabilitazione, evidenziando alcuni percorsi specifici tesi a rendere evidenti tutti gli aspetti che entrano in gioco nella gestione della realtà aziendale, sotto il profilo medico-sanitario, organizzativo, amministrativo, logistico. Tutto ciò per cercare di rendere l’idea da un lato della complessità dell’organizzazione, dall’altro come i professionisti sanno affrontarla.
Tenuto conto delle prestazioni erogate dalla strutture aziendali, per non incidere nel quotidiano svolgimento delle attività, l’Azienda cerca circa una quindicina di cittadini che possano essere testimoni diretti. L’Amministrazione sceglierà un campione rappresentativo dell’utenza aziendale, suddivise tra le varie categorie professionali, età, genere. I cittadini saranno accompagnati al Borsalino nella giornata del 4 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Gli interessati dovranno far pervenire la propria candidatura entro il prossimo 20 maggio compilando l’apposito modulo (sul sito) attraverso la posta elettronica dell’Ufficio URP [email protected], a mezzo posta o brevi manu presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, via Venezia, 16 – 15121 Alessandria.
Roberta Bellini, responsabile della Trasparenza dell’Azienda Ospedaliera, commenta: “Il nostro auspicio è che questi appuntamenti, che si sono consolidati negli anni, possano essere utili momenti per comprendere appieno il ruolo dell’Azienda e non solo adempimenti burocratici imposti dalla legge. Ecco perché abbiamo pensato di instaurare con i nostri pubblici di riferimento momenti di coinvolgimento e dialogo e non di mera restituzione di dati”.