Era diventato un altro, il moldavo, ma la Guardia di Finanza di Torino lo ha trovato e catturato, ponendo fine ad una latitanza durata quasi 10 anni. L’uomo dal 2014 era destinatario di un ordine di carcerazione per espiare una pena di 5 anni irrogata dal Tribunale di Torino per violenza sessuale. Rifugiatosi in Moldavia, suo Paese d’origine, il soggetto 40enne aveva assunto una nuova identità e, dopo, era rientrato in Italia. Con la propria famiglia era tornato a vivere a Torino, lavorando come manovale.
La cattura
Nel corso di un controllo, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della GdF torinese, insospettiti da alcune anomalie dei documenti esibiti dallo straniero e dal suo atteggiamento di particolare nervosismo, hanno sottoposto l’uomo a rilievi fotodattiloscopici, accertandone la reale identità. A quel punto, i Finanzieri gli hanno notificato il provvedimento della magistratura, a cui per anni si era sottratto, portandolo in carcere alla “Lorusso e Cutugno”, dove sconterà la pena. Speriamo tutta intera.
Un plauso va al Corpo delle Fiamme Gialle e all’unità specializzata “Antiterrorismo e Pronto Impiego” per l’intervento che ha rimediato (per fortuna) alle maglie troppo larghe della legge in materia.